venerdì 25 novembre 2011

Ipnosi e molestie sessuali

Un articolo di "la Nuova Ferrara" titola <prima l'ipnosi, poi le molestie sessuali>.
La vicenda è così riassumibile brevemente: una giovane ragazza partecipa ad un corso di comunicazione e di autostima, e si ritrova in camera con il conduttore del corso che compie atti sessuali. La ragazza dice di essere stata ipnotizzata mentre era in sala e di essersi ritrovata in camera da letto, provando fastidio per quanto stava succedendo e comunque lontano dalle sue intenzioni. Da qui la giusta denuncia per molestie sessuali.

E' vero che il giudizio è appena iniziato, dato che i fatti risalgono a novembre, e quindi è tutto da dimostrare, però intanto la notizia circola ed in qualche modo si parla di ipnosi.
Fermo restando la condanna per il gesto di abusare di una persona, in questa caso sessualmente,  questa vicenda è molto interessante sotto diversi aspetti, a mio parere, riguardo all'ipnosi:
  • le potenzialità dell'ipnosi e della trance
  • i limiti dell'ipnosi e della trance
  • l'importanza della scelta del professionista
  • l'importanza di una formazione seria e completa
Potenzialità dell'ipnosi e della trance

L'ipnosi ed il fenomeno della trance sono qualcosa di molto potente che è paragonabile al bisturi del chirurgo, per cui un uso corretto e sapiente permette di risolvere problemi, ma un uso improprio crea danni. Certo, affinchè sia possibile indurre in uno stato di trance una persona attraverso l'ipnosi, è neccessario che ci sia collaborazione tra la persona che entra in stato si trance e chi applica la tecnica ipnotica.
L'ipnosi non è miracolistica. Ci deve essere una persona che vuole provare la trance, di solito definito soggetto ipnotico. In questa vicenda abbiamo una ragazza che ha accettato di partecipare ad un corso, tenuto da una persona alla quale in qualche modo ha deciso di affidarsi. Se vado da un maestro è perchè ritengo che quella persona abbia qualcosa da insegnarmi, e quindi è necessario che io l'ascolti e gli presti la mia attenzione. Ho quindi aperto un canale di comunicazione con l'altro, e sono ben disposta verso di lui, se non altro perchè ho pagato e quindi mi aspetto un servizio.

I limiti dell'ipnosi e della trance

In una celebre dimostrazione di Milton Erickson, durante una seduta dimostrativa di ipnosi a personale medico, ad un certo punto dell'induzione l'ipnotista chiedeva alla volontaria di slacciarsi la camicetta e di rimanere in reggiseno davanti alla platea di colleghi. La volontaria era stata scelta appositamente in quanto persona molto riservata e di saldi principi morali, per cui Milton Erickson sapeva di star "chiedendo troppo a quella persona". L'ovvio rifiuto e l'uscita dalla trance fu immediata con una sana reazione di rabbia da parte della volontaria.
Milton Erickson voleva dimostrare che l'inconscio comunque protegge sempre la persona e non le fa compiere gesti contro la propria morale e la propria volontà. L'ipnosi può fare molto, ma non può fare tutto. Il controllo mentale è solo parziale, nei limiti della volontà dell'ipnotizzato!
Anche nel caso della ragazza di Ferrara abbiamo l'uscita dalla trance nel momento in cui iniziano i gesti sessuali, cioè quando si rende conto che la fiducia riposta nel conduttore del gruppo viene meno e la situazione degenera in qualcosa di non voluto. La situazione è degenerata in qualcosa oltre la propria volontà.

La scelta del professionista

E' evidente che il nostro sedicente professionista dell'ipnosi non ha studiato Milton Erickson, padre dell'ipnosi moderna! E che non ha neanche studiato Dave Elman, se non è un ipnotista ericksoniano. E' facile reperire testi e informazioni riguardo cosa posso far fare una persona in trance! Considerando che l'anneddoto dell'infermiera di cui sopra risale agli anni 70, vuol dire che non si è studiato i testi fondamentali...
O forse non ha proprio studiato tutto: oltre la tecnica vera e propria c'è molto di più... 
In una delle descrizioni dei casi di Milton Erickson, una paziente viene fatta spogliare e gli vengono date delle istruzioni riguardanti il proprio comportamento sessuale con il compagno. Anche se la donna viene fatta spogliare, non viene toccata da Milton Erickson in alcun modo, ed una volta completata la seduta d'ipnosi, la donna viene fatta rivestire ed è libera di andare via: non c'è alcun contatto fisico o alcuna prassi che vada oltre quanto concordato, nel pieno rispetto della libertà e della dignità della persona. Scegliere qualcuno che rispetti la persona che ha davanti, che sia in grado di custodire e proteggere le proprie emozioni ed i propri segreti, tanto quanto o meglio di quanto lo fa la persona stessa!

La formazione del professionista

Uno psicologo, in quanto essere umano, non è diverso dagli altri esseri umani in quanto emozioni, desideri, piaceri, ragionamenti. Ma proprio in quanto psicologo, si è formato nell'analisi dell'altrui e del proprio comportamento. Inoltre, la maggior parte degli psicologi e degli psicoterapeuti, hanno anche fatto dei percorsi personali di analisi e di comprensione di se stessi. 
Non solo gli anni di formazione universitaria (5 anni) e di formazione specialistica (almeno 4), ma anche percorsi di analisi e\o psicoterapia individuale in molti casi obbligatoria per il conseguimento della specializzazione. Insomma, uno psicologo o uno psicoterapeuta conoscono anche i propri limiti e sanno quali sono le situazioni a rischio o che possono dare luogo a fraintendimenti. Inoltre parte della formazione riguarda la deontologia professionale. Inoltre un professionista iscritto ad un albo offre una maggiore possibilità di tutela al cliente\paziente, dato che questo si può rivolgere all'albo stesso per essere tutelato. Se l'ipnotista di turno non è iscritto ad alcun albo, dove si va a tutelare il cliente che ha subito un danno? E come fa il cliente a sapere se quella persona che dice di poter esercitare, lo dice solamente o ne ha effettivamente i titoli? Un Ordine un minimo di garanzie le fornisce sugli iscritti, e sicuramente sempre di più chi magari ha fatto una formazione riassumibile in poche ore.

Corsi di ipnosi

E' facile trovare dei corsi di ipnosi. Viene insegnata ovunque. Ma un conto è la tecnica, ed un conto è poi l'essere autorizzati ad applicare la tecnica. Diciamo che l'ipnosi potrebbe essere come una motosega: chiunque la può comprare, ma questo non vuol dire che si sia capaci ad utilizzare la motosega senza far male a se stessi e agli altri.
Come tutte le tecniche, l'ipnosi richiede allenamento, e più si è allenati, più si è studiato, migliore è la probabilità di riuscire a trarre importanti benefici dall'uso della tecnica stessa.

Sintesi

L'ipnosi è una potente tecnica, che per quanto possa sembrare magica e suggestiva, ha dei limiti. 
In quanto strumento potente, può arrecare danno e può portare benefici.
Bisogna sapere usare l'ipnosi e conoscere bene le sue potenzialità ed i suoi limiti, ma anche i limiti e le potenzialità di chi utilizza lo strumento. 

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lunedì 21 novembre 2011

Ipnosi e dintorni: ipnostisti e professionisti



Ipnotisti è possibile trovarne molti ai nostri giorni. Daltronde la legge italiana non ha mai del tutto regolamentato l'ipnosi, e quindi diciamo che è mercato libero, fino ad un certo punto.

La trance, poi, è uno stato naturale della mente e molti dei fenomeni della trance si sperimentano spontaneamente e naturalmente nel corso della giornata. Infatti l'ipnosi altro non è che la procedura per indurre uno stato di trance volontario (in primis dell'ipnotizzato, che deve essere volente a farsi ipnotizzare per avere una maggiore probabilità di sperimentare la trance!). 



Ma allora, perchè la necessità di rivolgersi ad un professionista se la trance è qualcosa di spontaneo
Perchè sono proprio gli automatismi del corpo che offrono i maggiori pericoli e rendono maggiormente vulnerabili: se non si è consapevoli di cosa succede in modo automatico, e cosa più importante, se chi pratica l'ipnosi non è sufficientemente preparato per gestire diverse situazioni, specialmente quelle che di ordinario hanno poco.
Basta pensare che è facile passare attraverso una porta automatica che si apre non appena il sensore percepisce una massa tale da far scattare l'apertura. Difficile entrare invece in una porta che richiede un codice o un tesserino che identifica. Non è il caso, quindi, di selezionare a chi dare l'accesso alle proprie memorie, ricordi ed emozioni?


Qualsiasi seduta di ipnosi è terapeutica?
Non più di una dormita! Vero che una buona dormita porta ristoro e riattiva l'organismo, ma dormire non è la soluzione a tutti i problemi. 
Anche se non tutti sono concordi sull'affermazione che l'ipnosi di per sè è terapeutica, l'APA (American Psychological Association) definisce l'ipnosi come una procedura che non è di per sè terapeutica (http://www.apa.org/topics/hypnosis/media.aspx# a pagina 4), ma che è di sostegno ad altre fomre di psicoterapia. Infatti si parla di Ipnosi Clinica.


Come evidenzia il prof. Camillo Loriedo nell'articolo dell'Unione Sarda, un conto sono risultati che hanno lo scopo di stupire e di evocare fenomeni che posso essere interpretati in modo non corretto, ed un conto è utilizzarla all'interno di un percorso di psicoterapia o di esplorazione della mente e delle sue capacità. E' per questo che è importante conoscere il fine dell'esperienza ipnotica e la qualifica di chi utilizza l'ipnosi.


Prof. Camillo Loriedo (centro), Prof. Piermario Pedone (destra) e Dott. Fernando Bellizzi (sinistra) al convegno ISH a Roma nel 2009



Link Società Italiana di Ipnosi (SII) e Scuola Italiana di Ipnosi e Psicoterapia Ericksoniana (SIIPE) 
Link International Society of Hypnosis
Link articolo Unione Sarda