martedì 27 dicembre 2011

Tempo di bilanci, fiscali ed emotivi


Si avvicina il 31 dicembre, scadenza naturale dell'anno solare che volge al termine. Chi segue l'anno lunare ha ancora un pò di tempo...
E come ogni anno è giunto il tempo di fare il bilancio, se non altro fiscale...
E siccome siamo molto più schematici nei comportamenti di quanto ci piace credere, la proprietà transitiva del pensiero si applica anche al resto della nostra vita, compreso il nostro mondo mentale.

Si fanno i conti di ciò che si ha, e si valutano i progetti futuri, e quindi aspettative, desideri e sogni, ma anche speranza.

Questo post nasce da un messaggio di gruppo in un gioco on-line di guerra.
La speranza è l'ultima a morire...la speranza di un mondo migliore...meno competitivo..più attento ai valori e ai sentimenti..più rispettoso verso la dignità dell'uomo e di chi lavora..
Un pò di realismo non guasta, però! 
Se le buone intenzioni sono fondamentali, partire dal fatto che per ora il mondo è competitivo, molto attento ai valori materiali e poco attento a quelli immateriali ed ai sentimenti e poco rispettoso verso la dignità dell'uomo è necessario.

D'accordo la speranza di un futuro migliore, ma serve anche un pò di realismo, per evitare di aprire gli occhi e trovarsi con una realtà molto diversa da quella che si credeva di star vivendo...





Delle volte la sofferenza non sta nel mondo (realtà), ma nella discrepanza con le aspettative diverse e nella poca capacità di accettare le cose come sono (ideale). 

La distanza tra il mondo ideale ed il mondo reale è una delle problematiche maggiori che la persona deve risolvere e che è difficile da gestire; se da una parte è necessario immaginare un mondo diverso per poterlo realizzare, dall'altra le difficoltà ed i problemi ci spingono ad allontanarci dai problemi ed a rifugiarci in un mondo fantastico.

Attenzione, che allontanarsi dai problemi è un meccanismo di difesa della mente: va dalla negazione della realtà che ci fa male alla dissociazione, al prendere le distanze; e questo meccanismo di difesa ha basi biologiche ben definite. 
Quando ci facciamo male il nostro corpo rilascia sostanze anestetizzanti che ci fanno "dimenticare" di aver subito un trauma di modo da attivare le risorse necessarie per reagire e per trovare una soluzione.
Quando ci siamo messi al sicuro, l'adrenalina è scesa e gli anestetici naturali iniziano ad essere meno efficaci, allora si percepisce nuovamente il dolore.

Guardare con realismo il mondo ci permette di agire nel mondo: osservare il terreno dove si sta per mettere il piede per valutare quale passo dare ed in che direzione muoversi.

Va bene l'ottimismo, ma essere malati di ottimismo e di positività crea problemi futuri. Il realismo permette di valutare la situazione e l'immaginazione ci permette di creare un progetto ed una direzione. Ma anche qui bisogna essere aperti e flessibili, sapendo adattare la modalità di raggiungimento dell'obiettivo e l'obiettivo stesso alla situazione del momento.


1 commento:

  1. Osservare con realismo: mi trovo in perfetta sintonia con questa linea. E quando osservo, i risultati sono ben lontani da orizzonti di ottimismo. Complimenti per il tuo blog, molto interessante.

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