venerdì 13 dicembre 2013

Intervista sull'ipnosi sul sito Periodo Fertile

Intervista sull'ipnosi sul sito Periodo Fertile, l'hai letta?

www.periodofertile.it


Ecco un'occasione per conoscere il sito della Dott.ssa Elena Crestanello.



Buona lettura!





L'ipnosi per il parto e la gravidanza, autoipnosi | Periodo Fertile

giovedì 5 dicembre 2013

Psicologia: le offerte su Groupon e simili

Ogni tanto su Groupon (e siti simili) compaiono offerte di prestazioni professionali a costo ridotto, dato che in questo modo si genera visibilità per la propria attività e si generano contatti.
Psicologia e Groupon
Psicologia e Groupon
Ogni tanto però capita che persone poco preparate o disoneste utilizzino questa vetrina per attirare altre persone che incautamente abboccano all'esca. 
Se da una parte ci sono i furbi, dall'altra ci persone poco attente che non effettuano gli adeguati controlli o che agiscono d'impulso. 
L'offerta speciale soddisfa un proprio bisogno a poco prezzo e quindi presi dall'entusiamo del momento si agisce d'impulso. 

Ogni tanto le trappole vengono individuate e si corre ai ripari. Daltronde, considerando la mole di inserzioni è difficile pensare che qualche trappola non possa esserci.

Le segnalazioni a Groupon hanno attivato la rimozione della "psicoterapia a 29 euro" poichè l'azienda si è resa conto che effettivamente non era una prestazione erogabile dalla persona. Groupon ha anche diciarato la restituzione dei soldi spesi alle persone che aveva aderito alla truffaldina offerta.

Qualche controllo è bene farlo, o prima dell'acquisto, o dopo l'acquisto. Con la liberalizzazione degli onorari si possono offrire prestazioni al prezzo che ciascuno ritiene opportuno, per cui basso prezzo non è indice di cattiva professionalità (così come alto prezzo non è altrettanto indice di alta professionalità).

Le professioni sanitarie godono della tutela degli Ordini che almeno garantiscono un albo, consultabile online. Almeno verifica che il professionista sia iscritto all'Ordine degli Psicologi o dei Medici prima di essere oggetto della prestazione acquistata.

venerdì 8 novembre 2013

Google ricorda la nascita di Rorschach

Google ricorda la nascita di Hermann Rorschach con un doodle.

La pagina di Google con il Doodle dedicato a Rorschach
Hermann Rorschach è stato lo psichiatra svizzero che ha inventato il celebre test di Rorschach, in cui vengono presentate 10 immagini simmetriche raffiguranti delle macchie d'inchiostro. 
Il compito della persona è d'interpretare il significato delle macchie.

L'idea di fondo è che l'intepretazione delle macchie sarà influenzata dalla personalità del soggetto. Siamo quindi agli albori del costruttivismo e di quella corrente psicologica che poi evolverà nella concettualizzazione della Realtà Inventata di Watzlawick: il mondo viene interpretato sulla base delle nostre aspettative, dei nostri desideri, della nostra esperienza pregressa ed anche delle nostre aree problematiche. 
Racconta cosa vedi, cosa senti e cosa percepisci per scoprire con quali occhi vedi il mondo ed aiutarti a comprendere meglio come ti comporti e cosa hai imparato. 
Questo approccio è simile a quello adottato in ipnosi. Esplorare le immagini interne ed i simboli della propria mente, e come ricordi, fantasia ed immaginazione generano il nostro mondo interiore. Ma anche come regisce la persona agli stimoli che l'ipnotista suggerisce.
L'interpretazione della realtà è un'abilità innata e necessaria per l'uomo dato che permette di agire nel mondo in modo soddisfacente ed efficace. Con il tempo impariamo anche ad interpretare la realtà grazie agli insegnamenti della famiglia, della scuola, ma anche della società. Poi, crescendo, impariamo a scegliere quale interpretazione dare e che significato attribuire agli eventi del mondo.
stessa immagine, vista in modi diversi
Alcune interpretazioni sono inconscie, o automatiche: non sappiamo da dove vengono, o meglio non ricordiamo quando abbiamo deciso dindossare quel paio di occhiali particolare per vedere il mondo. E l'ipnosi è un valido strumento per cambiare occhiali o per dare un significato alla scelta fatta in passato.


Ecco il link al RorchachDoodle http://g.co/doodle/b4fm7m


lunedì 28 ottobre 2013

Ipnosi, sesso e tribunale

Ipnosi, sesso e tribunale tornano nei giornali per una vicenda avvenuta a Ferrara.

Felice Ficherelli - Strupo di Lucrezia
(da google immagini)
Ieri (25.10.2013) si è tenuta a Ferrara l'ultima udienza riguardante il caso di una ragazza che ha denunciato un counselor di abuso sessuale, utlizzando la tecnica ipnotica. La difesa avrebbe argomentato che è impossibile ipnotizzare una persona senza il suo consenso e, quindi, farle fare qualcosa che vada oltre i propri principi morali e comunque contro la sua volontà. Quindi, le accuse di violenza sessuale sarebbero infondate poichè la ragazza non sarebbe stata ipnotizzata, ma si sarebbe autosuggestionata, e comunque sarebbe stata consenziente.

Non posso entrare nel merito specifico della vicenda, non avendo conoscenza diretta dei fatti, ma solo attraverso le parole scritte nei quotidiani. Posso, però, condividere delle riflessioni generali, da esperto di ipnosi.

Milton Erickson stesso dimostrò in pubblico che non era possibile spingersi troppo oltre con le suggestioni: chiese ad una ragazza di sbottonarsi la maglietta durante una dimostrazione pubblica, ed ottenne un forte rifiuto (e forse uno schiaffo, fisico, reale!). Milton Erickson avanzò la richiesta perchè sapeva che avrebbe ottenuto un rifiuto, poichè il controllo morale della persona resta attivo. Se per alcuni aspetti questo episodio potrebbe essere indicativo, alcune considerazioni sono da rilevare. Milton Erickson non era il tipo di persona che avrebbe approfittato di una situazione in cui il paziente si è affidato. Peraltro, nel caso di specie la persona della dimostrazione aveva  aveva una morale ben definita. Quindi vi erano due elementi che avrebbero portato all'esito positivo dell'esperimento, generando un rifiuto.

Ma siamo tutti uguali ed è possibile generalizzare questa situazione a tutti? Credo che la risposta sia no! Forse è necessario considerare le differenze individuali e la maggiore o minore suggestionabilità della persona e la minore o maggiore capacità di potersi difendere e dire di no.

C'è poi una considerazione generale sul contesto e sulla situazione, che è comune a tutte quelle situazioni in cui un *non esperto* si affida ad *un esperto* il quale dice di operare per aiutare la persona. E' una situazione asimmetrica, cioè le due persone non sono sullo stesso piano, e non hanno uguale potere. Una persona è in posizione *down*, in genere quella che chiede aiuto, rispetto all'altra che è in posizione *up*, se non altro perchè ritenuta in grado di risolvere il problema o per il solo fatto di essere oggetto di richiesta di aiuto.

Poi ci sono quelle situazioni che generano un contatto fisico ravvicinato, inevitabile, che possono essere ambigue o imbarazzanti ed emotivamente stimolanti o destabilizzanti, dipendendo dal rapporto che ogni persona ha con la corporeità. 
Se poi aggiungiamo come elemento una scarsa autostima, un momento di debolezza emotiva, o di scarsa fiducia in sè, o di confusione, ecco che l'assimetria "one down / one up" è più marcata. 
Sappiamo poi, da tanti fatti di cronaca, che spesso la situazione pericolosa è proprio quella che avviene con persone che godono di alta fiducia. Questo, purtroppo è legato al fatto che la fiducia fa abbassare le difese e che la consapevolezza della pericolosità della situazione arriva quando ormai le possibilità di fuga sono ridotte o è diventato impossibile far valere il proprio rifiuto. In sintesi, la fiducia fa percepire il pericolo quando è tardi. E se ci aggiungiamo che l'altro è più forte, ecco che ogni resistenza diventa inutile.

L'ipnosi non è onnipotente. Come tutte le umane cose, è limitata. L'ipnosi, la trance e la suggestione hanno i limiti delle persone coinvolte, sia dell'ipnotista che dell'ipnotizzato. E' uno strumento che ha delle potenzialità, ma soprattutto dipende dall'abilità di chi usa lo strumento e dalla capacità di accettare lo strumento. Sappiamo che esistono livelli diversi d'ipnotizzabilità, determinati, in parte, dalla struttura cerebrale di chi si sottopone ad ipnosi.

Non c'è simmetria nel ruolo dell'ipnotista e dell'ipnotizzato, ma assimetria, e quindi il terapeuta [se parliamo di ipnosi clinica] è più potente del paziente, è più forte: in conoscenza, in autostima, in suggestione. C'è collaborazione e c'è co-costruzione della terapia. C'è il consenso informato del sanitario al paziente.
Con il permesso del cliente, l'ipnotista USA questo *potere*, questa *conoscenza*, ma se esagera o lo usa per fini personali diversi da quelli concordati, comunque AB(USA) del potere e del permesso che gli è stato concesso.
Un esperto della mente (sia esso psicologo, psicoterapeuta o psichiatra) conosce anche le dinamiche del rapporto terapeuta\paziente ed è stato allenato a gestire quelle situazioni di vicinanza corporea ed emotiva che possono creare ambiguità e sà riconoscerle per evitare di sconfinare oltre il rapporto professionale, ma soprattutto per evitare che il cliente\paziente si spaventi, fraintenda, o subisca un danno o si vada oltre quanto pattuito e si rimanda nel clima di fiducia e di affidamento, necessario per un buon rapporto ipnotico.


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L'articolo pubblicato sul quotidiano "La nuova Ferrara":
L’accusa: sesso con l’ipnosi La difesa: solo scenette - Cronaca - La Nuova Ferrara

martedì 8 ottobre 2013

Ipnosi per vincere la paura di volare

L'ipnosi per vincera la paura di volare di un dodicenne britannico che non riusciva a tornare a casa da Abu Dhabi da 18 mesi. 

Hemmings e Joe in volo
In questi giorni in rete c'è una nuova notizia sullo strano mondo dell'ipnosi, o come meglio, come viene percepito da alcuni. L'Unione Sarda scrive un articolo dal suggestivo titolo "Bloccato dalla paura di volare - Dodicenne inglese viaggia sotto ipnosi". Seguono poi 111 parole per dire che grazie all'ipnosi il ragazzino ha superato con una terapia ipnotica una paura di salire sull'aereo che l'ha trattenuto per 18 mesi ad Abu Dhabi.

Magia! L'ipnosi risolve i casi impossibili!

E qui seguono un paio di mie riflessioni.
- Curioso, ma pericoloso: poi mi ritrovo richieste di soluzione rapida a problemi decennali...
- Cosa sa fare lui (l'ipnotista autore dell'intervento) che io non so fare?

Avendo bisogno di maggiori informazioni, mi sono documentato ed ho scelto le testate britanniche, che sicuramente hanno trattato in maniera più approfondita l'argomento.

Ed ecco i maggiori dettagli mancanti nell'articoletto. Russell Hemmings, è un ipnoterapeuta clinico cognitivo comportamentale, e per lavorare con Joe, il ragazzino dodicenne, ha utilizzato la terapia cognitivo comportamentale e l'ipnosi. Russell ha anche fatto il viaggio in aereo con Joe, e durante il volo, ha continuato a mantenere lo stato ipnotico parlando e mantenendo l'induzione.

Quanto tempo ha richiesto l'intervento? 3 mesi ed un volo di circa 8 ore (e, forse, un'induzione di 8 ore).

Progettare e realizzare il training ipnotico per vincere la paura che ha tenuto il ragazzo 18 mesi ad Abu Dhabi ha richiesto tempo, preparazione ed esperienza.

Delle volte l'ipnosi funziona con una seduta, delle volte sono necessarie svariate sedute. Sono molteplici i fattori che influenzano la durata e l'efficacia di un trattamento ipnotico e non è facile fare previsioni.

Niente magia, quindi, ma duro e costante lavoro per 3 mesi, integrando ipnosi e terapia cognitivo comportamentale.


domenica 22 settembre 2013

Ipnosi e Papa Francesco

Ipnosi e Papa Francesco rappresentano un buon motivo per scrivere un post sul blog!



Ipnosi Papa Francesco
Nell'omelia pronunciata il 21.09.2013 a Santa Marta Papa Francesco ha nominato l'ipnosi: 
Lo sguardo di Gesù non è qualcosa di “magico: Gesù non era uno specialista in ipnosi”
Quale emozione sapere che Papa Francesco usa la parola ipnosi! E quale migliore occasione di questa per una nuova riflessione su questa tecnica che sembra magica, ma non lo è, e che ha basi scientifiche provate. 

Credo sia necessario aggiungere qualche parola per evitare fraintendimenti e per fornire qualche spiegazione in più. L'effetto magico dell'ipnosi è altro che legato al mondo della magia, quanto all'effetto di stupore e sorpresa che produce la tecnica ipnotica e la trance. Ed è bene sottolineare che non mi sento "mago" quando applico l'ipnosi, dato che sono ben consapevole che senza la collaborazione della persona che decide di fare l'esperienza ipnotica non si ottiene alcun effetto magico. Insieme, con la persona, si crea l'effetto magico che aiuta la persona a cambiare, ed a trovare nuove soluzioni e nuove forme di lettura degli eventi di cui è protagonista.

Ed è sorprendente come lo stimolo ipnotico riesca a smuovere ed a stimolare reazioni che vengono percepite come magiche, ma che sono solo sorprendenti ed a volte percepite come incredibili, ma che possono accadere solo ed esclusivamente grazie alla disponibilità della persona che ha il coraggio e la volontà di sperimentare lo stato di trance e di esplorare quelle parti di sé che non sempre sono accessibili.

Nella maggior parte delle volte è così che nasce la magia del cambiamento attraverso l'ipnosi.











Link all'omelia del 21.09.2013 a Santa Marta (news.va)

venerdì 6 settembre 2013

Studiare ed imparare l'ipnosi

imparare l'ipnosi
Studiare ed imparare l'ipnosi è possibile e spesso mi viene chiesto come fare. 
Da oggi la risposta a questa richiesta è cambiata!  Infatti è iniziata una nuova avventura nella formazione in ipnosi ed assieme a dei colleghi organizzo un workshop di presentazione della tecnica ipnotica e del suo utilizzo. 
Il workshop, però, è accessibile solo a medici ed a psicologi. Facendo ipnosi clinica ed essendo regolarmente iscritto all'albo degli psicologi non posso insegnare ipnosi a chiunque.

Se sei interessato ad imparare l'ipnosi, e sei medico o psicologo, allora ti consiglio di visitare il sito http://www.ipnosiestrategieterapeutiche.it/

Non sei medico o psicologo? io non posso insegnarti ad ipnotizzare gli altri, ma posso insegnarti l'autoipnosi all'interno di una consulenza psicologica, oppure suggerirti dei libri da leggere. Così è la vita!






giovedì 27 giugno 2013

Il treno va dove decide la tua mente

Un'immagine che fa riflettere sul potere dell'immaginazione e della concentrazione mentale nel determinare la percezione del mondo: decidi tu dove va il treno!

Un breve filmato di un treno in movimento in una stazione della metropolitana. La domanda: il trena arriva o parte?


Guarda l'immagine qui sotto, e poi immagina di cambiare la direzione del treno? Ci sei riuscito? Incredibile, no! Magia? No! Il cervello funziona così.

il treno che si muove...
Il prof. Richard Wiseman, autore e professore universitario nonchè psicologo consulente di molte serie televisive a carattere mentale, ha postato questa immagine nel suo blog.

Non sei riuscito a far cambiare direzione al treno? Allora sforzati un pò di più e sappi che è possibile farlo, anche perchè c'è un trucco.
Se ci sei riuscito, rifletti sul potere della mente; se non ci sei riuscito, sappi che molte persone ci riescono grazie al potere della loro mente, ed alla particolarità con cui è costruita questa immagine animata. 
Vuoi scoprire come mai la tua mente riesce a cambiare direzione al treno? Sotto i libri ti spiego il trucco!







Il trucco quale è? Che l'immagine ha delle informazioni contraddittorie a livello logico, percepite dal cervello, ma non dalla coscienza. Possiamo definirla un'immagine subliminale, cioè al di sotto della soglia della percezione cosciente. 

La concentrazione e l'immaginazione ci permettono quindi di risolvere la contraddizione percettiva, forzando così la spiegazione di ciò che vediamo. Straordinaria la mente e il suo potere di costruire la realtà!

In fondo al post il link al sito di Mariano Tomatis che spiega come è costruita l'immagine: basta invertire la sequenza logica dei due fotogrammi centrali per creare quell'incongruenza cognitiva che rende possibile questa magia.

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Il blog di Richard Wiseman
Scopri come è fatta l'immagine grazie a Mariano Tomatis


venerdì 14 giugno 2013

Cinema&Mente Ipnotica: After Earth - Dopo la fine del mondo

Breve riflessione psicologica sul film "After Earth - Dopo la fine del mondo" regia di M. Night Shyamalan con Will Smith.

After Earth
Un film di fantascienza abbastanza lento, senza eclatanti colpi di scena, e se vogliamo un pò prevedibile. In un certo senso mi è sembrato simile a "Io sono leggenda", anche se con un ritmo più lento e meno avvincente ed emozionante.

Allora perchè scrivere addirittura un post in un blog sull'ipnosi? Niente ipnosi nel film... e niente sadismo nell'indire una gara in chi trova riferimenti ipnotici nel film.

Il film ha il suo valore, secondo me, nel fatto che esplora alcune tematiche psicologiche sempre-verdi, nonchè facilmente oggetto di sedute e di lavori psicologici. 

Il tema principale è la relazione padre figlio, laddove il padre è un generale eroico ed il figlio è un giovane pulcino smarrito. Significativa la frase della madre rivolta al padre\generale\eroe: "C'è un giovane ragazzo di là che ha bisogno di un padre, non di un generale". [credo sia questa, almeno così la ricordo]

Come fa intuire la frase materna, abbiamo anche il classico tema del padre emotivamente distaccato dal figlio, il tutto condito con gli intramontabili sensi di colpa, di delusione e di difficoltà di comunicare emotivamente con il figlio maschio, che sta vivendo quella difficile fase della vita chiamata adolescenza.

Dalla parte del ragazzo abbiamo quindi il giovane pulcino che deve trovare il coraggio di crescere e di trovare il modo di entrare nel mondo adulto e di instaurare un dialogo con il *giganteso padre eroe di guerra*.

Il tutto è anche un'esplorazione della paura e dei meccanismi mentali della fobia e di come controllare gli attacchi di panico e di ansia.

Insomma un bel concentrato di stimoli sulla relazione padre figlio ed il coraggio di vincere le proprie paure. Stimoli per la mente che possono essere di aiuto nella riflessione psicologica, sia autonoma che all'interno di un percorso psicologico.

mercoledì 12 giugno 2013

martedì 11 giugno 2013

Trance luogo sicuro: un workshop con Emanuele Del Castello

"Trance luogo sicuro" è stato un workshop con Emanuele Del Castello, ma è stato soprattutto un luogo sicuro dove apprendere e sperimentare l'ipnosi, ed essere soggetto ipnotico con un ipnotista di grande valore.


Questo workshop è stato una bella esperienza di ipnosi e di trance, nonchè un'occasione per confrontarmi con altri colleghi. Se da una parte l'ipnosi è tecnica, dall'altra è anche estrema creatività nel trovare le parole giuste per favorire l'esperienza dell'ipnosi nei clienti e nei pazienti. 

Ed ecco che i momenti di confronto con gli altri colleghi diventano scambio di esperienze e formazione. Poter sperimentare modalità diverse di prepare un'induzione ipnotica e quindi di stimolare quel particolare stato mentale che definiamo trance, è qualcosa di estremamente formativo e coinvolgente.

Il "luogo sicuro" è quel luogo mentale dal quale inizia l'esplorazione ipnotica della propria mente e del proprio mondo interiore, fatto di ricordi, di emozioni, di fantasie, di immaginazione e di sensazioni corporee. Sperimentare il luogo sicuro è basilare per poter avere un'esperienza di trance utile e costruttiva. Ed è importante come ipnotisti investire molte energie nella creazione del luogo sicuro della persona. 


Emanuele Del Castello (dx) con me (sx)

Il luogo sicuro anche come metafora di quello spazio reale nel quale la persona sperimente l'ipnosi sotto la guida dell'ipnotista. Quindi non parliamo solo di un luogo mentale, ma anche di quel luogo fisico che è lo studio dell'ipnotista, dove si fa l'esperienza della trance.

E chissà quanto di questo resoconto è realmente accaduto, e quanto è frutto dell'elaborazione della mia mente inconscia degli stimoli profondi ed interessanti di Emanuele Del Castello! 


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Ipnosi Autobiografica di Emanuele Del Castello 

lunedì 20 maggio 2013

Nathan Never: entra lo psicologo

Nathan Never è un fumetto presente nelle edicole italiane da 264 mesi e nell'ultimo numero c'è un nuovo agente che viene arruolato: uno psicologo.

Nathan Never: i ricordi attraverso le fotografie
Ok, ma che c'entra questo con un blog sull'ipnosi?
In effetti con l'ipnosi non ha nulla a che fare dato che questo psicologo non usa la tecnica ipnotica! Almeno non adesso.

Mi è piaciuta la presentazione scritta da Luca Del Savio dell'Albo che s'intitola "Oscuri segreti".
"Come potete immaginare, dopo un evento sconvolgente, quale la Guerra dei Mondi, le cicatrici che rimangono non sono soltanto quelle visibili. Anzi spesso le più indelebili sono quelle che s'imprimono nella mente, piuttosto che nel corpo di chi è sopravvissuto. [...] E' così che nell'Agenzia Alfa fa il suo ingresso un nuovo personaggio. Non è un'uomo d'azione, bensì uno psicologo che ama  lavorare sulla propria poltrona: il dottor Julius Herschfeld.

Una parte del lavoro dello psicologo clinico è proprio quella di curare le ferite invisibili della mente. Il personaggio è realistico e descrive abbastanza bene quel che succede durante le sedute in cui si esplorano ricordi ed emozioni profonde che accompagnano il presente di ciascuno di noi. Il compito dell'immaginario dottor Herschfeld è quello di esplorare le emozioni e le sofferenze dei personaggi per aiutarli a comprendere meglio se stessi e per far vincere le paure. 
In rete ho trovato quest'immagine in cui si raffigura il personaggio principale della serie, Nathan Never, mentre è concentrato in viaggio nel passato attraverso le fotografie che evocano ricordi, angoscie, paure e crisi, una parte delle quali sono normali e sono quella caratteristica che ci rendono umani ed emotivamente vivi.

venerdì 12 aprile 2013

Eventi Ipnosi nel MIP edizione del 2013

Sono aperte le iscrizioni alla sesta edizione del MIP - Maggio di Informazione Psicologica - sul sito www.psicologimip.it



MIP - Maggio di Informazione Psicologica - www.psicologimip.it
MIP 6 edizione
Dal 10 aprile è possibile prenotarsi alla sesta edizione del MIP - Maggio di Informazione Psicologica, l'evento dedicato alla diffusione della cultura psicologica organizzato dagli psicologi iscritti a Psycommunity. Durante il mese di maggio è possibile partecipare alle diverse iniziative che si terranno in tutta Italia e che sono ad ingresso libero. 
Incontri su svariati temi della psicologia, in parte proposti dai colleghi psicologi ed in parte scelti dalle persone che hanno espresso degli interessi su argomenti che vogliono conoscere meglio.
Durante il mese del MIP è possibile avere un colloquio gratuito orientativo con uno psicologo.
La manifestazione ha come obiettivo quello di far conoscere la psicologia e di permettere alle persone di verificare quali risorse di questa importante scienza possono essere loro utili e quali strumenti possono aiutare a conoscersi meglio ed a comprendere come lavora il pensiero ed il proprio cervello.
Quest'anno partecipo con due iniziative in cui ci sarà una prova esperienziale di ipnosi. Per cui se vuoi conoscere le basi scientifiche sulle quali si basa l'ipnosi e fare una prova esperienziale questa è l'occasione giusta.

Il primo seminario dal titolo "Psicoterapie brevi: Gestalt, Ipnosi, Terapia Breve Strategica" è a Roma, il giorno 07/05/2013 - dalle ore 18,30 alle ore 20,30 ed è organizzato assieme alla collega Dr.ssa Valentina Sciubba ed è presso il suo studio in Via del Pigneto 27/a.
Per partecipare al seminario è necessario prenotarsi al seguente link http://goo.gl/ic9sG  

Il secondo seminario dal titolo "Ipnosi: dalla magia alla scienza" è ad Isernia il giorno 11/05/2013 alle Ore 10,00.  Per poter partecipare è necessario prenotarsi nel seguente link http://goo.gl/7582k
 
Per conoscere quali altre iniziative sono state organizzate nella tua zona, visita il sito del MIP http://www.psicologimip.it/iniziativemip.asp   

mercoledì 20 marzo 2013

Ipnosi: parole che evocano immagini

bambino che si copre le orecchie con le mani
Mi copro le orecchie
Immagina questa scena. Un bambino per non sentire delle parole che non gli piacciono, si copre le orecchie.

Perchè lo fa? Perchè sa che le parole che sente gli provocano una reazione e gli evocano delle immagini. 
E' travolto da questa reazione automatica che non può bloccare.

Cosa può fare? Evitare di ascoltare, dato che una volta che ha ascoltato, la reazione d'interpretazione è un processo automatico.

Immagina un bambino che non gli piace quello che sente e quello che vede. Chiude gli occhi e chiude le orecchie con le mani, e se può scappa.

E l'adulto come si comporta? L'adulto è un bambino cresciuto con maggiori risorse ed abilità che ha imparato qualcosa. Il cervello adulto è più sviluppato ed ha maggiori risorse rispetto a chiudere gli occhi o tapparsi le orecchie per non sentire. Però, anche l'adulto sa che una parte del processo d'interpretazione è automatico, solo che riesce, nella maggior parte dei casi, a scegliere come comportarsi davanti alla propria reazione. Adulti che non riescono a tollerare il messaggio che ricevono possono anche reagire colpendo la fonte del messaggio. Si chiama "censura" ed è quella forma di difesa dal potere evocativo della comunicazione che si attua evitando all'altro di comunicare. Attenzione, questo esempio è solo per riflettere sul potere evocativo delle parole e della comunicazione in generale, e di come, ad un certo livello, siamo passivi.

Sono attento e ti ascolto
Sono attento
Ora, immagina un bambino a cui piace ciò che vede e ciò che sente. La sua attenzione è tutta dedicata su ciò che sta vedendo o sta ascoltando. E' anche contento. E' immerso nell'esperienza sensoriale ed è concentrato.

Con un messaggio efficace e preparato appositamente per quel bambino, è possibile ottenere la sua attenzione! 
E gli adulti reagiscono e si comportano allo stesso modo. Un testo per essere efficace deve essere rivolto ad una persona specifica o ad un gruppo di persone specifiche. Il linguaggio evoca immagini e sensazioni di suo in un determinato gruppo di persone ed in un contesto. 

La differenza la fa il processo d'interpretazione del messaggio. Non è tanto cosa dico, ma cosa capisce chi riceve il messaggio.

La miglior lezione di fisica sarà inefficace se le persone che ascoltano non sono interessate alla fisica. Possono essere incuriosite e si può rendere accessibile una lezione ad un pubblico curioso. Ma quella stessa lezione, anche se in grado di suscitare emozioni e curiosità in chi non è esperto di fisica, sarà inefficace e controproducente se presentata ad un pubblico esperto: questi ultimi si aspettano un diverso livello di stimolazione emotiva ed immaginativa!
 

lunedì 18 marzo 2013

Parole e Ipnosi

Il potere e la forza delle parole è evidente con l'Ipnosi Conversazionale nel momento in cui, attraverso le parole, l'ipnotista riesce ad evocare stati mentali misurabili attraverso variazioni fisiologiche. 
Parole
parole
L'ipnosi ericksoniana ci dimostra, però, che da sole le parole non bastano. Se definiamo "ericksoniana" un tipo d'ipnosi, vuol dire che esiste almeno un'ipnosi che ericksoniana non è. Anzi, chiariamo subito che esistono tante tecniche ipnotiche e non tutte utilizzano la parola. L'ipnosi ericksoniana è un abile insieme di tecniche verbali e non-verbali, e viene considerata un ipnosi indiretta; si distingue dall'ipnosi tradizionale proprio per la sua caratteristica evocativa e non impositiva, fatta di immagini verbali e non di ordini e comandi. Ad esempio, un'ipnosi tradizionale avrebbe un comando diretto tipo "Vai in trance, ora", mentre lo stile ericksoniano preferisce dire "...e quando una parte di te inizia a sperimentare, ora, la trance...". 
L'obiettivo di indurre la trance nella persona è lo stesso, ma la modalità è diversa. 
Questo perchè l'ipnosi non è magia e non ha formule magiche. La "magia" dell'ipnosi è nella procedura e nei passi da seguire, non nelle parole che si utilizzano. E' importante avere chiara la struttura del procedimento che porta alla trance. 
Le parole servono solo a facilitare questo percorso. 
Ma le parole, anche se hanno un significato generale, hanno anche un significato personale, legato all'emotività ed all'esperienza della persona. E questa è la differenza tra un'induzione (cioè l'insieme delle parole che inducono la trance) preconfezionata, come quella di un libro o di una traccia audio, ed una costruita sul momento, sulla base di ciò che succede nel "qui e ora" di una seduta di persona.

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martedì 5 marzo 2013

Ipnosi Regressiva: Brian Weiss a Roma

Brian Weiss è attualmente il più grande rappresentante dell'Ipnosi Regressiva a livello mondiale. Per chi vuole fare l'esperienza di assistere ad un suo workshop c'è lìopportunità a Roma nel fine settimana del 19 Maggio 2013.

Ognuno è libero di credere quel che vuole. La posizione del sottoscritto a riguardo è che alcune persone, in stato di trance, rievocano delle costruzioni mentali riferibili ad una personalità diversa e ad una esperienza di vita diversa.

Personalmente non so se siano ricordi, fantasie o immaginazione, (formula ripresa da un'induzione dal geniale Dr. Brian Weiss) ma so che comunque sono prodotte dalla persona che, attraverso l'ipnosi, raggiunge lo stato di trance; so anche che questa esperienza porta a molti giovamento nell'affrontare le proprie difficoltà e nel risolvere conflitti interiori.
So anche che, come tutte le esperienze ipnotiche, è necessario valutare se è il caso o meno di far fare l'esperienza alla persona, e so anche che delle volte è necessario e doveroso dire "no", anche se questo vuol dire deludere le aspettative della persona. Ma so anche che il "no" può essere riferito al "qui e ora" e che se c'è un'adeguata preparazione, può essere un'espereinza da fare un domani.

L'importante è essere consapevoli che i contenuti sono generati dalla persona in trance, e che l'ipnotista deve essere bravo a creare il luogo sicuro in cui la persona in trance può, liberamente, esternare i propri contenuti. Per usare una metafora teatrale, l'ipnotista si occupa del teatro e del palcoscenico, ma l'allestimento dell'opera e gli attori sono compito del soggetto ipnotizzato! ;)

giovedì 14 febbraio 2013

Empatia e neuroni specchio

I neuroni specchio rappresentano una scoperta molto importante per capire meglio il comportamento umano e per spiegare cosa succede nel cervello quando ci troviamo in situazioni sociali. I neuroni specchio sono strettamente legati all'empatia, che è la capacità di essere vicino ad un'altra persona e di provare e condividere un'emozione simile.

I neuroni specchio spiegano anche perchè per la maggior parte delle persone è più efficace imparare da un proprio simile (sia dal vivo che attraverso un filmato), piuttosto che leggere un libro. Vedere l'altro eseguire un comportamento attiva le stesse aree del cervello.

Su youtube c'è questo video del Prof. Giacomo Rizzolatti (il coordinatore del gruppo di ricerca che ha fatto la scoperta), in cui spiega in modo chiaro e comprensibile la relazione tra neuroni specchio ed empatia, fino ad arrivare ad alcune spiegazioni sull'autismo.

Il video dura quasi un'ora, ma è fluido e sufficientemente comprensibile, considerando la complessità dell'argomento. Buona visione.

       

martedì 12 febbraio 2013

L'elaborazione del lutto nel mondo del Web 3.0


Alcuni giorni fa ho saputo della morte di una collega che avevo conosciuto in una Mailing List per psicologi. Dalla Mailing List era nata una buona amicizia virtuale, basata sopratutto sullo scambio professionale. Dalla ML siamo passati a Facebook e poi a MedicItalia. Scambi di idee, mie richieste di aiuto e delucidazioni, poichè riconoscevo nella collega una professionalità ed un'esperienza diversa dalla mia, e sapevo che avevo molto da imparare da lei.
Purtroppo la collega non stava bene in salute e sapeva di avere poco tempo a disposizione; sapeva che non poteva guarire e sapeva anche non l'aspettava una "bella morte". Era una donna forte, ma molto riservata e combattiva, abituata a fare a sola. Sapeva chiedere aiuto, ma non chiedeva troppo, ed anzi, se poteva, distribuiva i compiti, per non gravare troppo. Era difficile sapere quanto la disponibilità ad aiutarla sarebbe stata percepita come invasione o deleggittimazione della sua autonomia.
Poi, il 16 gennaio scorso, è deceduta nella privacy della sua casa, da sola, o forse, in autonomia, come aveva vissuto gli ultimi anni difficili della sua vita.
I conoscenti virtuali hanno avuto la conferma della sua morte solo il 6 febbraio, dato che aveva lasciato istruzioni su chi avvisare, e di conseguenza si è sparsa la voce.

Ritengo questa premessa necessaria per spiegare il titolo del post e del perchè di questa riflessione. In certo senso questo post ed anche l'articolo su MedicItalia sono una forma personale di elaborazione del lutto ai nostri giorni.

La notizia si è diffusa e in un paio di giorni molti dei participanti ad entrambe le comunità virtuali hanno scritto commentati, ricordi, riflessioni o espressioni emotive di rammarico e dispiacere. Ognuno a modo suo ha espresso la propria reazione alla notizia della perdita. 
Nella Mailing List di psicologi si è venuto a sapere di un'altra collega che era improvvisamente deceduta. E quindi c'è stata una doppia perdita ed una doppia commemorazione.

Nel mondo del Web 3.0 dove è possibile stabilire relazioni virtuali signficative, ecco che trova posto anche la morte virtuale e l'elaborazione del lutto virtuale.

Il Web 3.0 offre una modalità in più di comunicazione e di relazione. In fin dei conti le reazioni sono simili a quelle che si possono sperimentare in un funerale nella vita reale. L'emozione viene trasmessa dalle parole e dalla scelta degli aggettivi.

Chi ha una cultura digitale, elabora il lutto anche attraverso i rituali e le modalità offerte da questa cultura.



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