lunedì 18 marzo 2013

Parole e Ipnosi

Il potere e la forza delle parole è evidente con l'Ipnosi Conversazionale nel momento in cui, attraverso le parole, l'ipnotista riesce ad evocare stati mentali misurabili attraverso variazioni fisiologiche. 
Parole
parole
L'ipnosi ericksoniana ci dimostra, però, che da sole le parole non bastano. Se definiamo "ericksoniana" un tipo d'ipnosi, vuol dire che esiste almeno un'ipnosi che ericksoniana non è. Anzi, chiariamo subito che esistono tante tecniche ipnotiche e non tutte utilizzano la parola. L'ipnosi ericksoniana è un abile insieme di tecniche verbali e non-verbali, e viene considerata un ipnosi indiretta; si distingue dall'ipnosi tradizionale proprio per la sua caratteristica evocativa e non impositiva, fatta di immagini verbali e non di ordini e comandi. Ad esempio, un'ipnosi tradizionale avrebbe un comando diretto tipo "Vai in trance, ora", mentre lo stile ericksoniano preferisce dire "...e quando una parte di te inizia a sperimentare, ora, la trance...". 
L'obiettivo di indurre la trance nella persona è lo stesso, ma la modalità è diversa. 
Questo perchè l'ipnosi non è magia e non ha formule magiche. La "magia" dell'ipnosi è nella procedura e nei passi da seguire, non nelle parole che si utilizzano. E' importante avere chiara la struttura del procedimento che porta alla trance. 
Le parole servono solo a facilitare questo percorso. 
Ma le parole, anche se hanno un significato generale, hanno anche un significato personale, legato all'emotività ed all'esperienza della persona. E questa è la differenza tra un'induzione (cioè l'insieme delle parole che inducono la trance) preconfezionata, come quella di un libro o di una traccia audio, ed una costruita sul momento, sulla base di ciò che succede nel "qui e ora" di una seduta di persona.

Forse può interessarti:
  

Nessun commento:

Posta un commento