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martedì 5 marzo 2013

Ipnosi Regressiva: Brian Weiss a Roma

Brian Weiss è attualmente il più grande rappresentante dell'Ipnosi Regressiva a livello mondiale. Per chi vuole fare l'esperienza di assistere ad un suo workshop c'è lìopportunità a Roma nel fine settimana del 19 Maggio 2013.

Ognuno è libero di credere quel che vuole. La posizione del sottoscritto a riguardo è che alcune persone, in stato di trance, rievocano delle costruzioni mentali riferibili ad una personalità diversa e ad una esperienza di vita diversa.

Personalmente non so se siano ricordi, fantasie o immaginazione, (formula ripresa da un'induzione dal geniale Dr. Brian Weiss) ma so che comunque sono prodotte dalla persona che, attraverso l'ipnosi, raggiunge lo stato di trance; so anche che questa esperienza porta a molti giovamento nell'affrontare le proprie difficoltà e nel risolvere conflitti interiori.
So anche che, come tutte le esperienze ipnotiche, è necessario valutare se è il caso o meno di far fare l'esperienza alla persona, e so anche che delle volte è necessario e doveroso dire "no", anche se questo vuol dire deludere le aspettative della persona. Ma so anche che il "no" può essere riferito al "qui e ora" e che se c'è un'adeguata preparazione, può essere un'espereinza da fare un domani.

L'importante è essere consapevoli che i contenuti sono generati dalla persona in trance, e che l'ipnotista deve essere bravo a creare il luogo sicuro in cui la persona in trance può, liberamente, esternare i propri contenuti. Per usare una metafora teatrale, l'ipnotista si occupa del teatro e del palcoscenico, ma l'allestimento dell'opera e gli attori sono compito del soggetto ipnotizzato! ;)

lunedì 12 dicembre 2011

Ipnosi e smettere di fumare

In questi giorni girano in rete e sui quotidiani cartacei parecchi post su ipnosi e fumo, cioè sull'utilizzo della tecnica ipnotica per smettere di fumare.

Si legge spesso che sono necessarie due sedute per smettere di fumare, e, giustamente, qualcuno inizia a chiedersi se sia vero oppure no. E' difficile sradicare il paradigma "meglio credere che conoscere". 

A dir la verità per smettere di fumare basterebbe anche una sola di seduta!

Ipnosi e smettere di fumare
Ora, però, al di là delle frasi ad effetto e del marketing (le sedute si pagano, e quindi, sono un prodotto, che può essere sanitario, se "venduto" da una professionista abilitato come uno psicologo, uno psicoterapeuta o un medico, oppure una prestazione soggetta a Iva se fatte da un esperto di ipnosi), c'è da dare qualche informazione in più, qualche dettaglio per sradicare le credenze ed i falsi miti e diffondere la conoscenza scientifica sull'ipnosi.

Innazitutto c'è da definire cosa s'intende per "seduta". Questo piccolo dettaglio apre mondi infiniti, dato che da nessuna parte è stabilita la durata della seduta. Il tariffario degli psicologi è ambiguo su questo punto perchè se definisce il compenso orario per ciò che non è in tabella, nella tabella stessa il parametro "seduta" non è definito.
C'è una prassi che vuole che ogni seduta sia di 50 minuti, ma ad esempio la psicanalisi può essere di sedute di 25 minuti, così come alcuni interventi di gruppo sono di 90 minuti: tutte situazioni genericamente definite "sedute".
E visto che in questo blog si parla di ipnosi ericksoniana, leggendo Milton Erickson si scopre che la sua seduta più duratura è stata di 18 ore... Di solito un'oretta (ma non è chiaro se si riferisca a pazienti allenati alla trance, e quindi esperti di ipnosi, oppure anche a persone che per la prima volta sperimentano la trance).

Ecco quindi svelato il segreto del numero di sedute necessarie: infatti basta una seduta di ipnosi per smettere di fumare, ma a patto che abbia una durata di circa 3 ore. Ma quanti si possono permettere sedute di 3 ore? Ovviamente è più facile trovare clienti disposti a venire 3 volte in seduta che non persone disposte a pagare tutte insieme 3 ore di seduta.
Milton Erickson riceveva spesso lamentele sul costo esorbitante delle sedute e del trattamento proprio perchè si trattava di una seduta che durava ore.

Poi c'è la questione della "magia dell'ipnosi".
L'ipnosi, per quanto sia una tecnica che evoca lo stato di trance, rimane pur sempre una tecnica che viene scientificamente studiata, ed i cui effetti attivano specifiche aree cerebrali: c'è poca magia, anche se l'effetto sembra magico, ma ci sono delle concrete aree cerebrali che si attivano.
E' vero che delle volte i risultati che si ottengono hanno del magico e dell'incredibile, ma la magia è data non solo dalla tecnica, ma anche dalla persona e dalle sue risorse, e per persona s'intende non solo l'ipnotizzatore, ma anche l'ipnotizzato.

Ed ora una piccola riflessione, che purtroppo porta il realismo e la scienza nel magico mondo dell'ipnosi.
Alla domanda "l'Himalaya è scalabile?" la risposta è "Si!". Ma, credo che, per avere una visione realistica delle cose, è neccessario porsi la successiva domanda "ma è scalabile da tutti?" ed anche la domanda "in che modo è scalabile?". Le risposte realistiche, per me, sono "no!" alla prima e "con la dovuta attrezzature e con un adeguato allenamento".

L'ipnosi è un potente strumento ed offre molte potenzialità, ma non è magia, ma una tecnica che richiede una certa predisposizione e che evoca una risposta individuale, come è l'inconscio di ciascuno di noi. Richiede un pò di tempo e di allenamento.

Basta una seduta che duri il tempo adeguato per far provare l'esperienza della trance alla persona! ( e non è detto bastino 50 minuti!)


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- L'articolo che ha stimolato questo post

Note e Salute: Con l'ipnosi molti fumatori riescono a smettere. M...: Non importa come, purchè si riesca. Sono molti i modi in cui si puo' smettere di fumare. Dal famoso libro di Carr, ai farmaci, al ricorso de...

- Il tariffario degli psicologi


martedì 26 aprile 2011

Ipnosi e problemi medici

Interessante articolo sul New York Times sull'uso dell'ipnosi in medicina.
Nell'articolo si descrive la storia di una donna che ha subito diversi interventi chirurgici per tumore al cervello. L'ultimo intervento però è stato preceduto da una training ipnotico preparatorio che ha avuto come effetto positivo il rapido recupero post operatorio.
Si legge nell'articolo, che questa volta la paziente ha stupito il neurochirurgo per la rapidità della ripresa, ma anche per il minor dosaggio di farmaci necessario sia nella fase pre-operatoria che in quella post-operatoria.
La pratica dell'autoipnosi ha aiutato a rilassare la paziente ed a gestire l'ansia, e di conseguenza la paziente era meglio predisposta all'intervento.
L'articolo è arricchito da citazioni di esperti del settore che lavorano in prestigiosi istituzioni, come il Dr. David Spiegel, direttore del Centro sullo stress e la salute della Scuola di Medicina della Stanford University.
L'ipnosi viene inoltre utilizzata in diversi centri medici all'avanguardia come lo Stanford Hospital, la clinica di Cleveland, Mount Sinai Medical Center e Beth Israel Medical Center di New York.
Certo, nell'articolo si vieni messi in guardia sul fatto che l'ipnosi è un potente strumento paragonabile al bisturi del chirurgo, per cui la differenza è nella preparazione e nella professionalità di chi utilizza lo strumento.


Link all'articolo del New York Times