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venerdì 13 dicembre 2013

Intervista sull'ipnosi sul sito Periodo Fertile

Intervista sull'ipnosi sul sito Periodo Fertile, l'hai letta?

www.periodofertile.it


Ecco un'occasione per conoscere il sito della Dott.ssa Elena Crestanello.



Buona lettura!





L'ipnosi per il parto e la gravidanza, autoipnosi | Periodo Fertile

venerdì 8 novembre 2013

Google ricorda la nascita di Rorschach

Google ricorda la nascita di Hermann Rorschach con un doodle.

La pagina di Google con il Doodle dedicato a Rorschach
Hermann Rorschach è stato lo psichiatra svizzero che ha inventato il celebre test di Rorschach, in cui vengono presentate 10 immagini simmetriche raffiguranti delle macchie d'inchiostro. 
Il compito della persona è d'interpretare il significato delle macchie.

L'idea di fondo è che l'intepretazione delle macchie sarà influenzata dalla personalità del soggetto. Siamo quindi agli albori del costruttivismo e di quella corrente psicologica che poi evolverà nella concettualizzazione della Realtà Inventata di Watzlawick: il mondo viene interpretato sulla base delle nostre aspettative, dei nostri desideri, della nostra esperienza pregressa ed anche delle nostre aree problematiche. 
Racconta cosa vedi, cosa senti e cosa percepisci per scoprire con quali occhi vedi il mondo ed aiutarti a comprendere meglio come ti comporti e cosa hai imparato. 
Questo approccio è simile a quello adottato in ipnosi. Esplorare le immagini interne ed i simboli della propria mente, e come ricordi, fantasia ed immaginazione generano il nostro mondo interiore. Ma anche come regisce la persona agli stimoli che l'ipnotista suggerisce.
L'interpretazione della realtà è un'abilità innata e necessaria per l'uomo dato che permette di agire nel mondo in modo soddisfacente ed efficace. Con il tempo impariamo anche ad interpretare la realtà grazie agli insegnamenti della famiglia, della scuola, ma anche della società. Poi, crescendo, impariamo a scegliere quale interpretazione dare e che significato attribuire agli eventi del mondo.
stessa immagine, vista in modi diversi
Alcune interpretazioni sono inconscie, o automatiche: non sappiamo da dove vengono, o meglio non ricordiamo quando abbiamo deciso dindossare quel paio di occhiali particolare per vedere il mondo. E l'ipnosi è un valido strumento per cambiare occhiali o per dare un significato alla scelta fatta in passato.


Ecco il link al RorchachDoodle http://g.co/doodle/b4fm7m


lunedì 28 ottobre 2013

Ipnosi, sesso e tribunale

Ipnosi, sesso e tribunale tornano nei giornali per una vicenda avvenuta a Ferrara.

Felice Ficherelli - Strupo di Lucrezia
(da google immagini)
Ieri (25.10.2013) si è tenuta a Ferrara l'ultima udienza riguardante il caso di una ragazza che ha denunciato un counselor di abuso sessuale, utlizzando la tecnica ipnotica. La difesa avrebbe argomentato che è impossibile ipnotizzare una persona senza il suo consenso e, quindi, farle fare qualcosa che vada oltre i propri principi morali e comunque contro la sua volontà. Quindi, le accuse di violenza sessuale sarebbero infondate poichè la ragazza non sarebbe stata ipnotizzata, ma si sarebbe autosuggestionata, e comunque sarebbe stata consenziente.

Non posso entrare nel merito specifico della vicenda, non avendo conoscenza diretta dei fatti, ma solo attraverso le parole scritte nei quotidiani. Posso, però, condividere delle riflessioni generali, da esperto di ipnosi.

Milton Erickson stesso dimostrò in pubblico che non era possibile spingersi troppo oltre con le suggestioni: chiese ad una ragazza di sbottonarsi la maglietta durante una dimostrazione pubblica, ed ottenne un forte rifiuto (e forse uno schiaffo, fisico, reale!). Milton Erickson avanzò la richiesta perchè sapeva che avrebbe ottenuto un rifiuto, poichè il controllo morale della persona resta attivo. Se per alcuni aspetti questo episodio potrebbe essere indicativo, alcune considerazioni sono da rilevare. Milton Erickson non era il tipo di persona che avrebbe approfittato di una situazione in cui il paziente si è affidato. Peraltro, nel caso di specie la persona della dimostrazione aveva  aveva una morale ben definita. Quindi vi erano due elementi che avrebbero portato all'esito positivo dell'esperimento, generando un rifiuto.

Ma siamo tutti uguali ed è possibile generalizzare questa situazione a tutti? Credo che la risposta sia no! Forse è necessario considerare le differenze individuali e la maggiore o minore suggestionabilità della persona e la minore o maggiore capacità di potersi difendere e dire di no.

C'è poi una considerazione generale sul contesto e sulla situazione, che è comune a tutte quelle situazioni in cui un *non esperto* si affida ad *un esperto* il quale dice di operare per aiutare la persona. E' una situazione asimmetrica, cioè le due persone non sono sullo stesso piano, e non hanno uguale potere. Una persona è in posizione *down*, in genere quella che chiede aiuto, rispetto all'altra che è in posizione *up*, se non altro perchè ritenuta in grado di risolvere il problema o per il solo fatto di essere oggetto di richiesta di aiuto.

Poi ci sono quelle situazioni che generano un contatto fisico ravvicinato, inevitabile, che possono essere ambigue o imbarazzanti ed emotivamente stimolanti o destabilizzanti, dipendendo dal rapporto che ogni persona ha con la corporeità. 
Se poi aggiungiamo come elemento una scarsa autostima, un momento di debolezza emotiva, o di scarsa fiducia in sè, o di confusione, ecco che l'assimetria "one down / one up" è più marcata. 
Sappiamo poi, da tanti fatti di cronaca, che spesso la situazione pericolosa è proprio quella che avviene con persone che godono di alta fiducia. Questo, purtroppo è legato al fatto che la fiducia fa abbassare le difese e che la consapevolezza della pericolosità della situazione arriva quando ormai le possibilità di fuga sono ridotte o è diventato impossibile far valere il proprio rifiuto. In sintesi, la fiducia fa percepire il pericolo quando è tardi. E se ci aggiungiamo che l'altro è più forte, ecco che ogni resistenza diventa inutile.

L'ipnosi non è onnipotente. Come tutte le umane cose, è limitata. L'ipnosi, la trance e la suggestione hanno i limiti delle persone coinvolte, sia dell'ipnotista che dell'ipnotizzato. E' uno strumento che ha delle potenzialità, ma soprattutto dipende dall'abilità di chi usa lo strumento e dalla capacità di accettare lo strumento. Sappiamo che esistono livelli diversi d'ipnotizzabilità, determinati, in parte, dalla struttura cerebrale di chi si sottopone ad ipnosi.

Non c'è simmetria nel ruolo dell'ipnotista e dell'ipnotizzato, ma assimetria, e quindi il terapeuta [se parliamo di ipnosi clinica] è più potente del paziente, è più forte: in conoscenza, in autostima, in suggestione. C'è collaborazione e c'è co-costruzione della terapia. C'è il consenso informato del sanitario al paziente.
Con il permesso del cliente, l'ipnotista USA questo *potere*, questa *conoscenza*, ma se esagera o lo usa per fini personali diversi da quelli concordati, comunque AB(USA) del potere e del permesso che gli è stato concesso.
Un esperto della mente (sia esso psicologo, psicoterapeuta o psichiatra) conosce anche le dinamiche del rapporto terapeuta\paziente ed è stato allenato a gestire quelle situazioni di vicinanza corporea ed emotiva che possono creare ambiguità e sà riconoscerle per evitare di sconfinare oltre il rapporto professionale, ma soprattutto per evitare che il cliente\paziente si spaventi, fraintenda, o subisca un danno o si vada oltre quanto pattuito e si rimanda nel clima di fiducia e di affidamento, necessario per un buon rapporto ipnotico.


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L'articolo pubblicato sul quotidiano "La nuova Ferrara":
L’accusa: sesso con l’ipnosi La difesa: solo scenette - Cronaca - La Nuova Ferrara

martedì 8 ottobre 2013

Ipnosi per vincere la paura di volare

L'ipnosi per vincera la paura di volare di un dodicenne britannico che non riusciva a tornare a casa da Abu Dhabi da 18 mesi. 

Hemmings e Joe in volo
In questi giorni in rete c'è una nuova notizia sullo strano mondo dell'ipnosi, o come meglio, come viene percepito da alcuni. L'Unione Sarda scrive un articolo dal suggestivo titolo "Bloccato dalla paura di volare - Dodicenne inglese viaggia sotto ipnosi". Seguono poi 111 parole per dire che grazie all'ipnosi il ragazzino ha superato con una terapia ipnotica una paura di salire sull'aereo che l'ha trattenuto per 18 mesi ad Abu Dhabi.

Magia! L'ipnosi risolve i casi impossibili!

E qui seguono un paio di mie riflessioni.
- Curioso, ma pericoloso: poi mi ritrovo richieste di soluzione rapida a problemi decennali...
- Cosa sa fare lui (l'ipnotista autore dell'intervento) che io non so fare?

Avendo bisogno di maggiori informazioni, mi sono documentato ed ho scelto le testate britanniche, che sicuramente hanno trattato in maniera più approfondita l'argomento.

Ed ecco i maggiori dettagli mancanti nell'articoletto. Russell Hemmings, è un ipnoterapeuta clinico cognitivo comportamentale, e per lavorare con Joe, il ragazzino dodicenne, ha utilizzato la terapia cognitivo comportamentale e l'ipnosi. Russell ha anche fatto il viaggio in aereo con Joe, e durante il volo, ha continuato a mantenere lo stato ipnotico parlando e mantenendo l'induzione.

Quanto tempo ha richiesto l'intervento? 3 mesi ed un volo di circa 8 ore (e, forse, un'induzione di 8 ore).

Progettare e realizzare il training ipnotico per vincere la paura che ha tenuto il ragazzo 18 mesi ad Abu Dhabi ha richiesto tempo, preparazione ed esperienza.

Delle volte l'ipnosi funziona con una seduta, delle volte sono necessarie svariate sedute. Sono molteplici i fattori che influenzano la durata e l'efficacia di un trattamento ipnotico e non è facile fare previsioni.

Niente magia, quindi, ma duro e costante lavoro per 3 mesi, integrando ipnosi e terapia cognitivo comportamentale.


domenica 22 settembre 2013

Ipnosi e Papa Francesco

Ipnosi e Papa Francesco rappresentano un buon motivo per scrivere un post sul blog!



Ipnosi Papa Francesco
Nell'omelia pronunciata il 21.09.2013 a Santa Marta Papa Francesco ha nominato l'ipnosi: 
Lo sguardo di Gesù non è qualcosa di “magico: Gesù non era uno specialista in ipnosi”
Quale emozione sapere che Papa Francesco usa la parola ipnosi! E quale migliore occasione di questa per una nuova riflessione su questa tecnica che sembra magica, ma non lo è, e che ha basi scientifiche provate. 

Credo sia necessario aggiungere qualche parola per evitare fraintendimenti e per fornire qualche spiegazione in più. L'effetto magico dell'ipnosi è altro che legato al mondo della magia, quanto all'effetto di stupore e sorpresa che produce la tecnica ipnotica e la trance. Ed è bene sottolineare che non mi sento "mago" quando applico l'ipnosi, dato che sono ben consapevole che senza la collaborazione della persona che decide di fare l'esperienza ipnotica non si ottiene alcun effetto magico. Insieme, con la persona, si crea l'effetto magico che aiuta la persona a cambiare, ed a trovare nuove soluzioni e nuove forme di lettura degli eventi di cui è protagonista.

Ed è sorprendente come lo stimolo ipnotico riesca a smuovere ed a stimolare reazioni che vengono percepite come magiche, ma che sono solo sorprendenti ed a volte percepite come incredibili, ma che possono accadere solo ed esclusivamente grazie alla disponibilità della persona che ha il coraggio e la volontà di sperimentare lo stato di trance e di esplorare quelle parti di sé che non sempre sono accessibili.

Nella maggior parte delle volte è così che nasce la magia del cambiamento attraverso l'ipnosi.











Link all'omelia del 21.09.2013 a Santa Marta (news.va)

venerdì 6 settembre 2013

Studiare ed imparare l'ipnosi

imparare l'ipnosi
Studiare ed imparare l'ipnosi è possibile e spesso mi viene chiesto come fare. 
Da oggi la risposta a questa richiesta è cambiata!  Infatti è iniziata una nuova avventura nella formazione in ipnosi ed assieme a dei colleghi organizzo un workshop di presentazione della tecnica ipnotica e del suo utilizzo. 
Il workshop, però, è accessibile solo a medici ed a psicologi. Facendo ipnosi clinica ed essendo regolarmente iscritto all'albo degli psicologi non posso insegnare ipnosi a chiunque.

Se sei interessato ad imparare l'ipnosi, e sei medico o psicologo, allora ti consiglio di visitare il sito http://www.ipnosiestrategieterapeutiche.it/

Non sei medico o psicologo? io non posso insegnarti ad ipnotizzare gli altri, ma posso insegnarti l'autoipnosi all'interno di una consulenza psicologica, oppure suggerirti dei libri da leggere. Così è la vita!






mercoledì 12 giugno 2013

martedì 11 giugno 2013

Trance luogo sicuro: un workshop con Emanuele Del Castello

"Trance luogo sicuro" è stato un workshop con Emanuele Del Castello, ma è stato soprattutto un luogo sicuro dove apprendere e sperimentare l'ipnosi, ed essere soggetto ipnotico con un ipnotista di grande valore.


Questo workshop è stato una bella esperienza di ipnosi e di trance, nonchè un'occasione per confrontarmi con altri colleghi. Se da una parte l'ipnosi è tecnica, dall'altra è anche estrema creatività nel trovare le parole giuste per favorire l'esperienza dell'ipnosi nei clienti e nei pazienti. 

Ed ecco che i momenti di confronto con gli altri colleghi diventano scambio di esperienze e formazione. Poter sperimentare modalità diverse di prepare un'induzione ipnotica e quindi di stimolare quel particolare stato mentale che definiamo trance, è qualcosa di estremamente formativo e coinvolgente.

Il "luogo sicuro" è quel luogo mentale dal quale inizia l'esplorazione ipnotica della propria mente e del proprio mondo interiore, fatto di ricordi, di emozioni, di fantasie, di immaginazione e di sensazioni corporee. Sperimentare il luogo sicuro è basilare per poter avere un'esperienza di trance utile e costruttiva. Ed è importante come ipnotisti investire molte energie nella creazione del luogo sicuro della persona. 


Emanuele Del Castello (dx) con me (sx)

Il luogo sicuro anche come metafora di quello spazio reale nel quale la persona sperimente l'ipnosi sotto la guida dell'ipnotista. Quindi non parliamo solo di un luogo mentale, ma anche di quel luogo fisico che è lo studio dell'ipnotista, dove si fa l'esperienza della trance.

E chissà quanto di questo resoconto è realmente accaduto, e quanto è frutto dell'elaborazione della mia mente inconscia degli stimoli profondi ed interessanti di Emanuele Del Castello! 


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Ipnosi Autobiografica di Emanuele Del Castello 

venerdì 12 aprile 2013

Eventi Ipnosi nel MIP edizione del 2013

Sono aperte le iscrizioni alla sesta edizione del MIP - Maggio di Informazione Psicologica - sul sito www.psicologimip.it



MIP - Maggio di Informazione Psicologica - www.psicologimip.it
MIP 6 edizione
Dal 10 aprile è possibile prenotarsi alla sesta edizione del MIP - Maggio di Informazione Psicologica, l'evento dedicato alla diffusione della cultura psicologica organizzato dagli psicologi iscritti a Psycommunity. Durante il mese di maggio è possibile partecipare alle diverse iniziative che si terranno in tutta Italia e che sono ad ingresso libero. 
Incontri su svariati temi della psicologia, in parte proposti dai colleghi psicologi ed in parte scelti dalle persone che hanno espresso degli interessi su argomenti che vogliono conoscere meglio.
Durante il mese del MIP è possibile avere un colloquio gratuito orientativo con uno psicologo.
La manifestazione ha come obiettivo quello di far conoscere la psicologia e di permettere alle persone di verificare quali risorse di questa importante scienza possono essere loro utili e quali strumenti possono aiutare a conoscersi meglio ed a comprendere come lavora il pensiero ed il proprio cervello.
Quest'anno partecipo con due iniziative in cui ci sarà una prova esperienziale di ipnosi. Per cui se vuoi conoscere le basi scientifiche sulle quali si basa l'ipnosi e fare una prova esperienziale questa è l'occasione giusta.

Il primo seminario dal titolo "Psicoterapie brevi: Gestalt, Ipnosi, Terapia Breve Strategica" è a Roma, il giorno 07/05/2013 - dalle ore 18,30 alle ore 20,30 ed è organizzato assieme alla collega Dr.ssa Valentina Sciubba ed è presso il suo studio in Via del Pigneto 27/a.
Per partecipare al seminario è necessario prenotarsi al seguente link http://goo.gl/ic9sG  

Il secondo seminario dal titolo "Ipnosi: dalla magia alla scienza" è ad Isernia il giorno 11/05/2013 alle Ore 10,00.  Per poter partecipare è necessario prenotarsi nel seguente link http://goo.gl/7582k
 
Per conoscere quali altre iniziative sono state organizzate nella tua zona, visita il sito del MIP http://www.psicologimip.it/iniziativemip.asp   

lunedì 18 marzo 2013

Parole e Ipnosi

Il potere e la forza delle parole è evidente con l'Ipnosi Conversazionale nel momento in cui, attraverso le parole, l'ipnotista riesce ad evocare stati mentali misurabili attraverso variazioni fisiologiche. 
Parole
parole
L'ipnosi ericksoniana ci dimostra, però, che da sole le parole non bastano. Se definiamo "ericksoniana" un tipo d'ipnosi, vuol dire che esiste almeno un'ipnosi che ericksoniana non è. Anzi, chiariamo subito che esistono tante tecniche ipnotiche e non tutte utilizzano la parola. L'ipnosi ericksoniana è un abile insieme di tecniche verbali e non-verbali, e viene considerata un ipnosi indiretta; si distingue dall'ipnosi tradizionale proprio per la sua caratteristica evocativa e non impositiva, fatta di immagini verbali e non di ordini e comandi. Ad esempio, un'ipnosi tradizionale avrebbe un comando diretto tipo "Vai in trance, ora", mentre lo stile ericksoniano preferisce dire "...e quando una parte di te inizia a sperimentare, ora, la trance...". 
L'obiettivo di indurre la trance nella persona è lo stesso, ma la modalità è diversa. 
Questo perchè l'ipnosi non è magia e non ha formule magiche. La "magia" dell'ipnosi è nella procedura e nei passi da seguire, non nelle parole che si utilizzano. E' importante avere chiara la struttura del procedimento che porta alla trance. 
Le parole servono solo a facilitare questo percorso. 
Ma le parole, anche se hanno un significato generale, hanno anche un significato personale, legato all'emotività ed all'esperienza della persona. E questa è la differenza tra un'induzione (cioè l'insieme delle parole che inducono la trance) preconfezionata, come quella di un libro o di una traccia audio, ed una costruita sul momento, sulla base di ciò che succede nel "qui e ora" di una seduta di persona.

Forse può interessarti:
  

martedì 5 marzo 2013

Ipnosi Regressiva: Brian Weiss a Roma

Brian Weiss è attualmente il più grande rappresentante dell'Ipnosi Regressiva a livello mondiale. Per chi vuole fare l'esperienza di assistere ad un suo workshop c'è lìopportunità a Roma nel fine settimana del 19 Maggio 2013.

Ognuno è libero di credere quel che vuole. La posizione del sottoscritto a riguardo è che alcune persone, in stato di trance, rievocano delle costruzioni mentali riferibili ad una personalità diversa e ad una esperienza di vita diversa.

Personalmente non so se siano ricordi, fantasie o immaginazione, (formula ripresa da un'induzione dal geniale Dr. Brian Weiss) ma so che comunque sono prodotte dalla persona che, attraverso l'ipnosi, raggiunge lo stato di trance; so anche che questa esperienza porta a molti giovamento nell'affrontare le proprie difficoltà e nel risolvere conflitti interiori.
So anche che, come tutte le esperienze ipnotiche, è necessario valutare se è il caso o meno di far fare l'esperienza alla persona, e so anche che delle volte è necessario e doveroso dire "no", anche se questo vuol dire deludere le aspettative della persona. Ma so anche che il "no" può essere riferito al "qui e ora" e che se c'è un'adeguata preparazione, può essere un'espereinza da fare un domani.

L'importante è essere consapevoli che i contenuti sono generati dalla persona in trance, e che l'ipnotista deve essere bravo a creare il luogo sicuro in cui la persona in trance può, liberamente, esternare i propri contenuti. Per usare una metafora teatrale, l'ipnotista si occupa del teatro e del palcoscenico, ma l'allestimento dell'opera e gli attori sono compito del soggetto ipnotizzato! ;)

martedì 26 giugno 2012

Quando non si esce dalla trance

Da una parte mi piacerebbe pensare a questa storia come ad una originale trovata pubblicitaria di Richard Whitbread, ipnotista canadese e formatore di ipnotizzatori.


Il 20 giugno un suo alunno di nome Maxime Nadeau durante uno spettacolo d'ipnosi in una scuola del Quebec, in Canada, non riesce a svegliare dalla trance le giovani ragazze. Nadau chiama Withbread, e solo l'arrivo del salvifico maestro (?!?) riesce a risolvere la complicata situazione.

Le ragazze non hanno risentito delle 5 ore di trance, e tutto si è risolto bene...

Da un sito inglese si legge che Nadau ha 20 anni, e che quindi sarebbe un ipnotista in formazione, e che sarebbero 5 le ragazze rimaste nella trance profonda, e che queste ragazze erano nel pubblico, e non tra le volontarie che si erano offerte per lo spettacolo.

Mettiamo che sia tutto vero, e che effettivamente i fatti siano effettivamente questi.

  • Non basta un corso per definirsi ipnotisti. In effetti la difficoltà dell'ipnosi non è nel mandare in trance una persona, operazione abbastanza facile, ma cosa fare quando la persona è in trance. Il giovane ipnotista infatti non ha avuto difficoltà a far sperimentare una trance profonda alle giovani studentesse, ma non ha saputo rievocare lo stato di veglia.
  • Dalla trance si può sempre uscire. Non c'è trance tanto profonda che non possa essere interrotta o che non possa terminare. Questo riflette una della paure più frequenti che vengono manifestate dalle persone che sono curiose riguardo l'ipnosi. Molti hanno bisogno di essere rassicurati sulla reversibilità dello stato di trance.
  • Dalla trance si può sempre uscire #2. Un altro simpatico aspetto di questa vicenda è che a far uscire dalla trance, indotta da Nadau, è stato un altro ipnotista, cioè Withbread. Quindi, si deduce che non c'è questo controllo esclusivo della mente da parte dell'ipnotista, dato che un altro ipnotista può cambiare "le suggestioni" impartite da un altro. La mente mantiene comunque un controllo, e tale controllo può andare oltre le aspettative dell'ipnotista. La mente, anche se in stato di trance, è pur sempre in "ascolto".
 Quindi, in sintesi, è importante scegliere bene con chi fare l'esperienza l'ipnotica.


Link a Tgcom24 - Canada, spettacolo di ipnosi fuori controllo Ragazzine restano in trance per quasi 5 ore - Mondo - Tgcom24
Articolo in inglese da I've got the news

domenica 3 giugno 2012

Ipnosi: istruzioni per l'uso

Chi può fare ipnosi? In teoria tutti, essendo l'ipnosi una particolare forma di comunicazione che utilizza principalmente il linguaggio per ottenere l'effetto della trance. Ci sono anche tecniche ipnotiche che non sono linguistiche, ma sono più complesse, e sicuramente il linguaggio rappresenta la più "facile" ed accessibile. Poi, se consideriamo l'autoipnosi, allora il problema non si pone!

Uno dei punti più controversi riguardanti l'ipnosi è se questo sia uno strumento esclusivo degli psicologi e dei medici e se altre professioni o altri esperti possano o meno utilizzare l'ipnosi.

L'ipnosi, in quanto strumento linguistico, è utilizzabile da tante categorie di persone e professionisti, per cui non è l'ipnosi ad essere di esclusiva pertinenza degli psicologi o del personale sanitario, ma è l'uso clinico della stessa ed il fine terapeutico. Niente da obiettare sull'ipnosi da palcoscenico, o sull'uso dell'ipnosi come amplificatore e facilitatore di altre funzioni mentali, quali la motivazione, l'apprendimento e l'addestramento a compiti e situazioni. E non avrebbe senso neanche insegnare l'autoipnosi, se non fosse praticabile da tutti.

L'APA (American Psychological Association) spiega sul proprio sito che l'ipnosi di per sè non è terapeutica e che esiste anche l'ipnosi non clinica, ma l'uso clinico dell'ipnosi deve essere svolto da personale preparato e qualificato.

Il perchè dell'uso clinico riservato a categorie preparate professionalmente è ovvio, ma allo stesso tempo, forse è il caso anche di riflettere se questa tecnica possa essere periolcosa e provocare danni, se impropriamente usata. 
Per rispondere a questa domanda dobbiamo conoscere bene i meccanismi dell'ipnosi e perchè funziona. Le principali teorie che spiegano i fenomeni ipnotici sono: quella psicodinamica, quella dissociativa, quella sociale e quella cognitiva. Ogni teoria elabora una spiegazione sulla base degli elementi considerati. 

Quel che è certo, è che l'ipnosi è un'esperienza, ed ogni esperienza ha il suo valore, sulla base del significato che viene attribuito. 

Una frase che si legge spesso è che tutti possono essere ipnotizzati, ed in effetti concordo: magari non tutti avranno le stesse manifestazioni della fenomenologia ipnotica, ma qualcosa proveranno. 

Il punto è se tutti debbano essere ipnotizzati! 

Per entrare in una metafora chirrugica, possiamo dire che tutti sono operabili, ma che non è necessario operare tutti.

Già il fatto che per applicare la tecnica ipnotica è necessaria l'attenzione del soggetto da ipnotizzare, inizia a porre dei limiti alla tecnica: se il soggetto non collabora e non presta un minimo di attenzione, allora è molto difficile ed altamente improbabile che si faccia impnotizzare.
 

Sicuramente in persone con un buon equilibrio mentale, l'ipnosi aiuta, e quindi è potenzialmente poco pericolosa. Se l'inconscio è sano, ed equilibrato, allora collabora nell'esperienza e svolge la sua funzione di protezione e difesa. 

Ma se la persona è instabile emotivamente, allora bisogna valutare attentamente se sottoporrla ad ipnosi: l'esperienza della trance deve essere utile ed aiutare la persona. Inoltre, la tecnica ipnotica può amplificare o depontenziare ciò che già c'è nella persona, sia emozioni negative che positive. Forse è proprio qui la pericolosità dell'ipnosi, o meglio, dell'ipnotista inesperto: se apre una porta che non sa richiudere? La preparazione dell'ipnotista non è solo nella tecnica, ma nel saper gestire le difficoltà.

Quel che è certo, è che dopo le prime sedute di ipnosi è importante parlare con la persona e chiederle come è stata l'esperienza della trance, ed aiutarla ad elaborare un significato costruttivo ed a chiarire dubbi e fornire informazioni e spiegazioni.

Per essere più chiari, ricordiamoci che l'ipnosi si basa principalmente sul linguaggio. Il linguaggio può essere pericoloso? Si!
Usare le parole sbagliate può creare enormi problemi nei rapporti tra le persone, ed allo stesso modo anche nell'incoscio. Attraverso le parole si evocano immagini, si suscitano emozioni, si creano mondi fantastici. Le parole suscitano pensieri ed evocano immagini e creano associazioni, sia spiacevoli, che piacevoli.


Se l'ipnosi verbale non facesse danni in assoluto, allora neanche la parola dovrebbe farne, eppure tutti noi sappiamo che esistono parole che feriscono. Io posso esprimere un concetto, ed a seconda delle parole e della situazione posso suscitare delle reazioni e delle emozioni. "Apri quella finestra", "Ti ordino di aprire la finestra" e "Scusi, potrebbe gentimente aprire la finestra" oppure "Certo che caldo che fa! Se la finestra fosse aperta..." sono tutte "parole" che hanno come abiettivo che qualcuno apra una finestra.


Un altro esempio sulla necessità di fare attenzione a chi ci si rivolge, e per cosa: mi sembra anche che tutti usino i coltelli nella propria esperienza quotidiana, eppure questo non fa automaticamente di noi dei chirurghi solo perchè si è abili a tagliare con il coltello.

Un piccolo racconto di un esperienza personale. In una delle prime esercitazioni, quando stavo imparando l'ipnosi, dovevamo lavorare a gruppi di tre scambiandoci i ruoi tra ipnotista, ipntozzatore ed osservatore. Quando facevo l'ipnotizzato, l'ipnotizzatore, dovendo indurmi una sensazione di rilassamento, usò l'infelice espressione "... e sei rilassato, completamente rilassato, come un cadavere". La piacevole sensazione si trasformò in un incubo, e il risveglio fu caratterizzato da un forte mal di testa... Intervenne il professore a rimediare l'innocente errore.

Nell'inconscio c'è molto, ma non l'abilitazione professionale, che viene data dagli appositi organi competenti! ;)


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martedì 10 aprile 2012

Libero arbitrio e scelte

Quanto siamo responsabili del nostro agire? Questo è l'eterno dilemma del libero arbitrio: quanto siamo veramente liberi di scegliere consapevolmente quello che facciamo e quanto possiamo modificare i comportamenti.

Questa volta lo spunto di riflessione nasce da un articolo di Luca De Biase pubblicato da IlSole24ore  riguardante l'utilizzo delle neuroscienze nelle aule del tribunale per giustificare il comportamento delittuoso, ramo della scienza definito Neuropsicologia Forense (link al libro). 

Nell'articolo vengono citati diversi libri, tra cui il più recente è "Il delitto del cervello. La mente tra scienza e diritto" di Andrea Lavazza, scienziato cognitivo, e di Luca Sammicheli, giurista e psicologo (lo trovi su amazon in versione cartacea o in versione elettronica)

Quanto il nostro comportamento è volontario, quanto è guidato dall'istinto, quanto è influenzato dalla configurazione biologica del nostro cervello? Ovvero quanto le caratteristiche su base genetica del nostro cervello determinano il comportamento?

Questi interrogativi hanno conseguenze non solo giuridiche, ma anche morali ed etiche, e quindi filosofiche e religiose. Nell'ambito della neuropsicologia forense si cerca di trovare metodologie "obiettive" per stabilire quanto sia possibile determinare la piena consapevolezza quando si compie un atto criminale o quanto non si potesse agire diversamente da come si è agito.

Se da una parte abbiamo il cervello come organo geneticamente determinato, oggi sappiamo che non è un organo statico, ma plastico che cresce e si trasforma, non solo in senso degenerativo: allenamento mentale, ambiente, sostanze ed educazione sono i principali fattori di cambiamento della struttura del cervello.  Imparare qualcosa trasforma il cervello cambiando le sinapsi, cioè i collegamenti neuronali.

Però attenzione: se da una parte le neuroscienze riescono a stabilire dove avvengono determinati processi nel cervello (mappatura cerebrale), siamo ancora distanti dal definire strutturalmente la coscienza e cosa sia esattamente il pensiero:  in termini forensi abbiamo il dove ed il quando, ma ci manca il come ed il perchè.

Anche la psicoterapia è influenzata da queste riflessioni.

Diversi autori hanno trattato l'argomento. Ad esempio David Shapiro in "Stili nevrotici (Psiche e coscienza)" nel descrivere la struttutra del pensiero nevrotico pone la riflessione sul fatto che l'individuo nevrotico non può non pensare diversamente da come pensa.

Riflessioni del genere pongono interrogativi sia sul tipo di psicoterapia, ma anche sull'obiettivo della psicoterapia e di quali soluzioni è possibili prospettare alla persona e quali obiettivi è realistico perseguire.

L'ipnosi dove si colloca in tutto questo ragionare?

Se da una parte l'ipnosi non può essere usata in Tribunale principalmente perchè è impossibile distinguere tra immaginazione e ricordi (entrambi producono immagini mentali) basandosi solo sul resoconto verbale, dall'altra l'ipnosi rappresenta uno strumento per stimolare la persona a cercare nuove alternative e nuove soluzioni. L'ipnotista però è consapevole che il fattore biologico è determinante e va tenuto con la dovuta considerazione, sia in termini di limiti, ma anche in termini di potenzialità.

L'ipnosi infatti utilizza la funzione naturale della trance per favorire il cambiamento nella persona.

Con l'autoipnosi la persona impara ad utilizzare autonomamente la propria capacità di indursi volontariamente uno stato di trance e di concentrazione favorevole per realizzare il proprio obiettivo.

 Link del post
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Libri
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martedì 6 marzo 2012

Ipnosi - Dal film Donnie Darko.wmv - YouTube

Sono alcuni giorni che mi scrivo con un'amica sull'ipnosi. Vorrebbe provare, ma si sente poco a suo agio e poco sicura. Una grande curiosità la porta a farmi molte domande: alcune di queste mi forniscono spunti per scrivere i post.

Nell'ultimo scambio in chat mi ha allegato un video. È una scena dal film Donnie Darko. In questa scena, il protagonista si trova dalla propria terapeuta e stanno facendo una seduta di ipnosi. La scena crea turbamento nella mia amica perché teme di sottoporsi ad una seduta di ipnosi per il fatto "di non avere il controllo della situazione e fare o dire robe sconsiderate..."

Ecco una breve sintesi del filmato, ben fatto, che dura poco meno di un minuto e mezzo, qualora il filmato venisse rimosso da youtube. Se non vuoi leggere la sintesi, puoi vedere direttamente il filmato e continuare a leggere il paragrafo dopo il video.
Durante la seduta Donnie parla di cosa gli è successo durante la settimana e dei suoi pensieri legati al sesso. L'ipnotista prova a cambiare discorso, ma Donnie continua a parlare di sesso, ed il suo coinvolgimento è tale che ha un eccitazione fisica ed inizia a sbottonarsi i pantaloni. Visto il risvolto fisico che la seduta sta assumendo, l'ipnotista interrompe la seduta, con un leggero imbarazzo da parte di entrambi.



La scena è ben girata ed ha diversi elementi che si possono riscontrare nella reale esperienza dell'ipnosi. La frase iniziale della scena "e quando batterò le mani due volte, ti sveglierai! È tutto chiaro?" rappresenta l'essenza del fatto che una seduta di ipnosi, quando viene fatta con un'ipnotista esperto, avviene in totale sicurezza ed in una situazione controllata. Prendersi cura della persona ipnotizzata, fornire una "uscita di emergenza", e creare un'ambiente protetto è il primo passo da compiere. Si guida la persona attraverso un percorso che le sia utile.

Un altro aspetto che viene evidenziato, è come il soggetto sia libero di esprimere ciò che sente, malgrado l'ipnotista cerchi di cambiare argomento: le suggestioni e le frasi dell'ipnotista vengono interpretate personalmente e liberamente. Il controllo dell'ipnotista non è totale: ha il controllo della durata della seduta, ma non dei contenuti della mente del soggetto ipnotizzato. In sintesi si controlla il contenitore (la seduta), ma non il contenuto (i pensieri dell'ipnotizzato). È vero che Donnie entra in contatto con materiale particolare che gli crea un coinvolgimento corporeo totale tanto da dimenticarsi dove si trova, ma viene fermato e la seduta non va oltre il necessario. 

Durante una seduta di ipnosi può succedere di voler far sapere qualcosa di imbarazzante e molto personale all'ipnotista, ma questo è possibile solo se c'è alleanza terapeutica ed un clima di profonda fiducia. Capita anche che una seduta di ipnosi rappresenti un momento per comunicare quei pensieri e quelle sensazioni che altrimenti sono difficili da esprimere.

Se da una parte, comunque l'inconscio della persona protegge la persona stessa, dall'altra il valore aggiunto di una seduta di ipnosi fatta da un ipnotista è proprio nel fatto che la seduta di ipnosi si adatta alle esigenze ed alle necessità che la persona manifesta in quel preciso momento.

Ipnosi - Dal film Donnie Darko.wmv - YouTube

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venerdì 2 marzo 2012

Sardegna: Ipnosi nel controllo del dolore


L'ipnosi è un fenomeno psicosomatico ed il dolore è un fenomeno somatopsichico. Il dolore ha una componente sensoriale - legata al segnale trasmesso dal sistema neurologico - ed una componente psichica - legata alla sofferenza ed al significato che viene attribuito all'esperienza del dolore fisico. In alcuni soggetti con un alto grado d'ipnotizzabilità è stato osservato una grande capacità di gestire la componente psicologica, per cui alla sensazione dolorosa non veniva associata sofferenza; in altri soggetti è stata osservata la capacità di non percepire il segnale come doloroso, per cui la componente psichica predominerebbe su quella sensoriale. Questo fenomeno prende il nome di analgesia ipnotica.


L'incontro "L'ipnosi nel controllo del dolore" è il sesto incontro del "corso introduttivo sull’ipnosi" curato dalla S.I.I. Sardegna viene tenuto dal Prof. Giuseppe de Benedittis, che è un neurochirurgo, psichiatra, psicoterapeuta, anestesista ad orientamento antalgico, molto qualificato nonchè pioniere in Italia nella terapia del dolore: è il fondatore e direttore del primo centro italiano dedicato, che vanta un'attività ormai ultratrentennale nella cura non solo di pazienti oncologici, ma anche di sofferenti per le sintomatologie algiche più disparate. 

Il Prof. Giuseppe de Benedittis è anche socio fondatore e Vice-Presidente della Società Italiana di Ipnosi (SII), Member of the Board of Directors of The International Society of Hypnosis (ISH). Nel 2009 gli è stato conferito il premio Ernest R. Hilgard Award for Scientific Excellence by the International Society of Hypnosis (2009) per l'alto livello scientifico dei suoi studi sull'ipnosi nel controllo del dolore. 

È possibile iscriversi anche solo al seminario conclusivo ed è rivolto a medici, odontoiatri, psicologi, psicoterapeuti, ostetriche, infermieri, terapisti della riabilitazione, pedagogisti, educatori, assistenti sociali, sia specializzandi e laureandi nelle precedenti discipline

Il programma del seminario:

-Dolore acuto e cronico.
-Meccanismi neuropsicobiologici dell’ipnosi e dell’analgesia ipnotica.
-Induzione e fenomenologia ipnotica.
-Strategie e tecniche dirette e indirette per il sollievo del dolore.
-Ipnoanalisi

Il corso ha ottenuto il patrocinio dell'Ordine dei Medici Chirurghi di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano e dell'AUPI e si terrà nella Sala dell'Ordine dei Medici di Cagliari, via dei Carroz 4.

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Per maggiori informazioni sull'argomento suggerisco un'attenta lettura del sito ipnosi e dolore, curato dal Dr. Carlo Antonelli.

Per maggiori informazioni sul corso potete visitare il sito www.ipnosisardegna.it

mercoledì 29 febbraio 2012

Ipnotica botta - bastardidentro

Vedi tu cosa succede a farsi ipnotizzare da inesperti...

Questi video è chiarissimo ed evidenzia i pericoli dell'ipnosi fatta da persone poco esperte!


I pericoli dell'ipnosi - da bastardidentro

venerdì 24 febbraio 2012

Ipnosi regressiva e ricordi

Molte persone si chiedono cosa significhino i ricordi che  riaffiorano durante l'ipnosi regressiva e quale senso dare all'esperienza vissuta.

Spesso, durante una seduta di ipnosi regressiva, affiorano ricordi dimenticati o vengono alla mente persone alle quali non pensavamo più da tempo, anche se sono state molto importanti. Regredire all'età di 10 anni, 8 anni o anche meno permette ad alcuni di avere esperienze ricche di emozioni e di dettagli. La reazione di fronte a queste esperienze è molto varia: ad alcuni rimane un senso di timore e non ripetono più l'esperienza, altri si impressionato ed hanno bisogno di tempo per metabolizzare il vissuto per cui ritornano dopo mesi, altri ancora rimangono affascinati e non vedono l'ora di provare nuovamente.

Ad essere onesti c'è anche chi, malgrado l'impegno profuso sia in maniera personale che dall'ipnotista, proprio non riesce a provare qualcosa che lo soddisfi, ma purtroppo così è la vita e qualche insuccesso biosgna pur metterlo in conto.

Quello che accomuna tutti quanti, però, è scoprire che il proprio inconscio è un serbatoio incredibile di ricordi, che sorgono spontaneamente, ricchi di particolari e densi di emozioni, come nella vita reale.

Spesso il fatto che si tratti di ricordi affiorati in ipnosi li rende affascinanti, ma al tempo stesso inquietanti, e la ricerca di un significato da attribuirgli diventa predominante.

L'esperienza della trance durante una seduta di ipnosi è un'esperienza normale, per quanto emotivamente "impressionante".
Di solito si sottovaluta il fatto che un'ipnosi regressiva sia qualcosa di eccezionale (specialmente se ha successo) ed è quindi normale che venga evocato un ricordo eccezionale! È come ricevere un invito ad un pranzo speciale per cui ci si aspetta una portata particolare con del cibo diverso da quello di tutti i giorni.

Poi dobbiamo tenere a mente che il cervello lavora per immagini. Ad un certo livello i ricordi e le fantasie sono uguali per cui è difficile distinguere tra immaginazione e memoria. La mente non solo è fantasia ed immaginazione, ma è condizionata dal precedente per cui un nuovo evento si  spiega sulla base di ciò che si sa e delle informazioni precedenti. È l'esperienza. 

La mente è un pò come un armadio dove si custodiscono le cose: alcune sono molto importanti, altre meno. Di conseguenza alcune finiscono in fondo e non sono visibili sempre. Quando facciamo il cambio stagione o le pulizie importanti, allora viene fuori ciò che giace in fondo all'armadio.

Le persone vivono delle esperienze emotivamente importanti e danno un significato ed una spiegazione a ciò che hanno vissuto. È il ricordo, ma è anche l'esperienza, che una volta generata viene messa da parte nella memoria. Un ricordo non necessariamente riaffiora tutti i giorni, e vengono semplicemente recuperati quando servono. Ad esempio il proprio numero di telefono: quando serve lo recuperiamo.

Il fatto che durante un'esperienza di ipnosi il ricordo sia emerso ricco di particolari e di emozioni è perché la persona ha creato le condizioni giuste affinché avvenisse e l'ipnosi da questo punto di vista favorisce il fatto che la mente viva un esperienza intensa e carica emotivamente durante lo stato di trance.

Il significato del ricordo o dell'esperienza (dato che la mente non distingue tra una fantasia ed un ricordo anche se le persone credono diversamente) deve essere attribuito dalla persona stessa: può essere un significato passato su un esperienza passata o può avere un significato presente sull'esperienza della trance e dell'ipnosi che ha vissuto.

L'esperienza dell'ipnosi è reale ed anche i contenuti della mente sono reali per la mente, o meglio per una parte della mente. Comunque l'ipnosi e la trance amplificano i ricordi ed una seduta è un momento particolare in cui si facilita e si creano le condizioni adatte per far lavorare la mente in modo diverso dal solito.
Certo, non sempre si ha la certezza se sia affiorato un ricordo o se di tratti di una fantasia molto ricca, ma il significato e l'esperienza vissuta hanno comunque un valore simbolico presente, un significato "qui e ora"

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lunedì 20 febbraio 2012

Ipnosi: quale esperienza per iniziare?

Ipnosi: come iniziare?
Una delle domande più frequenti riguardante l'ipnosi è "come provare?" o "come iniziare?". C'è curiosità anche perché abbondano i siti che trattano di ipnosi ed è frequente imbattersi nella parola "ipnosi" anche nei film e nei telefilm.

Superata la paura dell'ipnosi - qui trovi le paure più frequentemente associate - ecco che si aprono diverse possibilità.

Puoi acquistare un libro - qui trovi bibliografia e consigli di lettura - o cercare in internet uno script (copione) di una seduta di ipnosi e quindi provare da solo.

Alcuni libri hanno anche un cd allegato oppure offrono la possibilità di scaricare un file audio. In questo caso non devi fare altro che metterti comodo e, mentre ti rilassi, lasciarti guidare e abbandonarti a questa esperienza.

C'è poi una terza possibilità che è rappresentata dal recarsi da un ipnotista. Ovviamente propendo per questa opzione.
"È solo interesse personale" dirà qualcuno!

In parte è vero, ma è anche la soluzione che offre qualche garanzia in più a chi vuole avere maggiori probabilità di sperimentare una trance.

Dove sta il vantaggio nell'andare da un ipnotista e pagare tanto di più del costo di un libro o rispetto a quello che trovo gratis su internet?

Un libro è un copione preconfezionato che segue il percorso mentale di chi l'ha creato; il file audio anche è preconfezionato, ma rispetto alla soluzione precedente genera una sensazione arricchita dalle emozioni trasmesse dal timbro della voce e dal ritmo, e magari è accompagnato da qualche suggestivo effetto sonoro.

Il vantaggio nell'andare da un professionista è dato dal fatto che l'ipnotista crea una traccia ipnotica che si adatta alla storia della persona, sulla base della richiesta, e che viene modulata tenendo conto delle esigenze della persona momento per momento; l'ipnosi è  un'esperienza psicosomatica e l'induzione (il copione) viene personalizzata tenendo conto delle reazioni della persona, rispettando i suoi tempi ed i suoi ritmi. Se hai bisogno che un passaggio ti venga ripetuto più volte o che un concetto venga ampliato o presentato in modo più esaustivo, questo, comprenderai, non è possibile con l'audio standardizzato.    

Non mi credi e sei ancora convinto che guardo solo al mio interesse? Vuoi la prova definitiva di ciò che ho scritto? 

Bene, ti senti pronto? Che senso avrebbe fare una seduta di persona con l'autore, ad esempio Brian Weiss, se bastasse solo ascoltare il suo file mp3? ;)

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venerdì 10 febbraio 2012

Le dimensioni dell'universo

Hai idea di quanto sia grosso l'universo?
Hai un'idea di quanti elementi esistono?

le dimensioni dell'universo
Cosa c'entra con la psicologia o meglio con l'ipnosi?
Che il mondo è fatto anche di cose che non vediamo che influenzano la nostra vita. Il fatto che non le vediamo non vuol dire che non ci siano. E la mente contiene tante cose che non vediamo ma che in qualche modo hanno un effetto sul nostro sè, su come ci definiamo e su come ci descriviamo.
Forse è un pò azzardato fare questo paragone, ma l'ipnosi è come la barra sotto la "presentazione" che t'invito a visitare ed esplorare: serve per focalizzare o per allargare il campo di visione.

Buona esplorazione dell'universo...

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