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venerdì 19 novembre 2010

Lo psicologo può vedere pazienti?

 La legge sembrerebbe dire di no...
  
Questa vicenda della facoltà di Psicologia inglobata in Medicina a Roma La Sapienza mi ha stimolato ad andare a rileggere la legge.

Lo stimolo alla ricerca nasce dal fatto che in un post nel blog del collega Nicola Piccinini (link in fondo) io mi definisco *Psicologo psicoterapeuta* mentre la collega Luana De Vita si definisce *Psicologa e Psicoterapeuta*; siccome le parole sono il pane nostro quotidiano quella *e* e quella *P* maiuscola mi hanno fatto riflettere.
Mentre nella mia definizione psicoterapeuta è aggettivo di Psicologo, nella definizione della collega Luana è sostantivo, soggetto...

Visto che le parole riflettono il pensiero, allora sono andato a curiosare per vedere cosa scoprivo
Anche la legge, o meglio il legislatore è stato attento alle parole che ha usato.
L'art. 1 della 56/89 recita:
 
1. Definizione della professione di psicologo.
1. La professione di psicologo comprende l'uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito.

Qui si parla di "persona" e non viene accennata minimamente la clinica né la psicopatologia.

L'art. 3 riguarda l'esercizio dell'attività psicoterapeutica.
2. Agli psicoterapeuti non medici è vietato ogni intervento di competenza esclusiva della professione medica.
3. Previo consenso del paziente, lo psicoterapeuta e il medico curante sono tenuti alla reciproca informazione.

Il comma 2 è interessante. Medico o Psicologo sembrerebbero essere aggettivi di Psicoterapeuta, per cui Psicoterpeuta è professione a se stante e non solo attività.
Il comma 3 chiarisce tante cose. Lo psicoterapeuta si rivolge ai pazienti, quindi se sei cliente di uno psicoterapeuta, sei paziente. Ovviamente se c'è una condizione patologica, altrimenti non si è pazienti.


Ma c'è differenza tra l'essere clienti e l'essere pazienti? Sicuramente una differenza definita per legge è legata al fatto che il terzo comma obbliga lo psicoterapeuta (sia esso medico o psicologo!!!) alla reciproca informazione con il medico curante, previo consenso del paziente.

Questo dettaglio "sull'essere tenuti" implica anche che in assenza consenso del paziente a contattare il medico curante, lo psicoterapeuta non può operare con quel paziente, poiché viene meno un obbligo dello psicoterapeuta e quindi non è possibile prendere in carico quel paziente.

Link a cui si fa riferimento in questo post:

(blog piccinini)
(Legge 56/89 - file pdf)